“Oggi siamo al 47esimo fenomeno parossistico, l’Etna non ci da’ tregua e sono interessati diversi Comuni in particolare quelli sul versante Est, Sud e Nord. C’e’ un aspetto non solo economico, ma anche sociale e sanitario. Ed e’ per questo che vogliamo coinvolgere la legislazione nazionale perche’ quello della cenere dell’Etna sia visto come un fenomeno ordinario e non straordinario”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, a Catania, durante il punto stampa per l’emergenza cenere vulcanica, al termine della riunione con il capo della Protezione Civile nazionale Fabrizio Curcio.
“Fenomeni – ha aggiunto Musumeci – che non solo hanno messo a dura prova la pazienza degli abitanti, ma hanno causato danni e provocato costi aggiuntivi per abitazioni e imprese, disagi a viabilita’ e preoccupazione sul piano sanitario perche’ soprattutto i bambini hanno per il contatto con la cenere, la cui nocivita’ ancora non e’ stata stabilita dall’Istituto Superiore di Sanita’. Sono finora 300 mila – ha reso noto il governatore – le tonnellate di materiale raccolto e con la Protezione Civile abbiamo deciso di programmare un intervento strutturale con un fondo regionale da cui attingere in maniera piu’ rapida”.
“Si e’ discusso anche di Stromboli, dove serve una presenza costante per la segnalazione dei fenomeni legati al vulcano. Tra la fine di agosto e settembre predisporremo un vero e proprio piano di previsione, di prevenzione e di gestione dell’emergenza per un’isola dove l’attivita’ del vulcano certamente non lascia tregua ad alcuno”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, oggi a Catania, al termine della riunione con il capo della Protezione Civile nazionale Fabrizio Curcio.