L’assessorato all’Istruzione e alla formazione professionale della Regione Siciliana stanzia 7 milioni di euro per sostenere la competitività dei giovani attraverso il potenziamento dell’alta formazione. In particolare, 4 milioni di euro sono destinati ai contratti di specializzazione di area medico-sanitaria e 3 milioni ai dottorati di ricerca.
“Il governo Musumeci continua a puntare sui giovani e sulle loro competenze – spiega l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla – investendo sull’alta formazione, affinche’ possano avere maggiori opportunita’ occupazionali. Una iniziativa a sostegno dello sviluppo di un’economia basata sulla conoscenza, con una particolare attenzione all’alta formazione in ambito sanitario e alla ricerca universitaria, perche’ investire sull’innovazione resta in ogni caso una priorità“.
Attraverso il finanziamento di 36 contratti di formazione specialistica delle scuole di specializzazione nell’area medico-sanitaria degli atenei siciliani, che si aggiunge a quello ministeriale, la Regione rafforza l’opportunita’ di accesso ai corsi, migliora l’efficacia dell’istruzione terziaria e soprattutto promuove il rafforzamento dell’offerta di figure specialistiche di alto profilo in campo medico-sanitario, di particolare importanza soprattutto alla luce del necessario incremento dei servizi sanitari per l’emergenza Covid-19. In particolare, le borse aggiuntive andranno a coprire il fabbisogno individuato dall’assessorato regionale della Salute e condiviso con l’Osservatorio regionale per la formazione medico specialistica (Orfms) che individua, fra le specializzazioni maggiormente richieste, quelle in Malattie dell’apparato cardiovascolare e Medicina d’emergenza-urgenza, seguite da quelle in Malattie dell’apparato respiratorio e in Ortopedia e traumatologia.
L’avviso, con scadenza al 10 settembre 2021, si rivolge a laureati siciliani in Medicina e chirurgia, classificati in posizione utile nella graduatoria di ammissione alle scuole di specializzazione di area medico-sanitaria del corrente anno accademico, con un’eta’ non superiore ai 35 anni e con un reddito Isee non superiore ai 30mila euro.
Nel caso dei dottorati di ricerca, si tratta di un finanziamento aggiuntivo e non sostitutivo delle borse gia’ stanziate per l’anno accademico 2020/2021. In questo modo la Regione Siciliana garantisce agli studenti maggiori opportunita’ di accesso alla formazione di livello dottorale. A godere di questa ulteriore opportunita’ saranno i laureati, nati o residenti in Sicilia, di eta’ non superiore ai 35 anni. La fruizione delle borse regionali di dottorato comportera’ per gli studenti l’obbligo di svolgere un periodo di ricerca all’estero, da 3 mesi e a 6 mesi.
La dotazione finanziaria complessiva, messa a disposizione dalla Regione Siciliana, sara’ ripartita agli atenei richiedenti sulla base della classe dimensionale di appartenenza, al fine di garantirne un’equa distribuzione sul territorio. Il valore massimo di ogni borsa aggiuntiva, di durata triennale, variera’, per lo stesso periodo, da 58 mila euro a 61 mila euro, in relazione alla durata del periodo di studio all’estero. Nello specifico, ogni ateneo avra’ diritto ad un numero di borse proporzionale al numero di iscritti: in particolare le universita’ con oltre 30 mila studenti avranno diritto ad un massimo di 18 borse; 10 andranno agli atenei tra i 31 e i 10 mila studenti; 2 a quelli con un numero di iscritti tra i 10 e i 2 mila studenti, mentre una borsa di studio sara’ assegnata alle universita’ con un numero di iscrizioni inferiori ai 2 mila studenti. Pertanto, all’Universita’ di Palermo e all’Universita’ di Catania saranno assegnate 18 borse di studio per ciascun ateneo, all’Universita’ di Messina 10, mentre 2 borse saranno assegnate all’Universita’ Kore di Enna e una alla Lumsa.