A Castell’Umberto il cambiamento è il sentimento che ha contraddistinto il risveglio natalizio del comune nebroideo, travolto nelle ultime ore da una vera e propria ventata di novità. Dei giovani umbertini hanno infatti costituito Nova Aetas, un movimento civico che si pone l’obiettivo di dare un’alternativa all’immobilismo politico e sociale che in questi anni ha caratterizzato la vita del paese.
“Da giovani cittadini che hanno a cuore il proprio territorio – dichiarano alcuni esponenti del neonato movimento – “teniamo fortemente a riaccendere la fiamma dell’interesse nei confronti della cosa pubblica; nel recente trascorso siamo stati abituati ad essere semplici spettatori di un sistema incapace di rappresentarci. Adesso vogliamo diventare parte di quell’ingranaggio per poterlo cambiare, divenendo protagonisti di una nuova realtà”.
“È ormai da anni che il nostro amato paese non offre più opportunità ai giovani e per questo motivo abbiamo deciso di scendere in campo” – continuano gli esponenti di Nova Aetas – “Lo abbiamo fatto per dare l’opportunità a tutti i giovani, e a chiunque ne abbia l’interesse, di avere uno spazio in cui poter esprimere se stessi e le proprie idee. Lo abbiamo fatto per offrire la possibilità di non dover essere costretti ad abbandonare le proprie radici.”
Castell’Umberto è stato ed è fiore all’occhiello del panorama nebroideo sia per la conformazione urbanistica che per la presenza di svariate strutture uniche nel loro genere. Infatti, i propositi della nuova realtà passano proprio da qui, tramite critica costruttiva e proposta di nuove idee sfruttando le enormi potenzialità del comune e del comprensorio.
E dalla consapevolezza di non aver potuto incidere in alcun modo sulle sorti di Castell’Umberto fino ad ora, nasce la voglia dei giovani umbertini di spendersi con entusiasmo, energia e coraggio.
“Noi abbiamo scelto di essere ciò che oggi siamo, di essere alternativi a chi c’è stato, di mettere il merito al primo posto nelle dinamiche sociali e politiche. Ciò, per permettere a chi è veramente in grado di fare, di essere messo nelle condizioni di poter fare. Per far si che i contenuti tornino ad avere un ruolo primario e determinante. Noi abbiamo una grande voglia di fare e ci faremo trovare pronti. A differenza di chi c’è stato negli anni”.