Il nostro viaggio inizia in una Palermo calda con i suoi oltre 35 gradi, e precisamente al Museo Salinas che in questi giorni, ospita eccezionalmente un reperto archeologico: la famosa Testa di Ade o meglio conosciuta come Barbablù.
Un’opera restituita al museo Archeologico di Aidone (Enna) dopo un lungo contenzioso giudiziario con il Paul Getty Museum di Los Angeles che lo aveva acquistato nel 1985, esponendola nella propria prestigiosa sede di Malibù.
Il nomignolo della sua barba, oltre a prendere spunto dal colore blu dei suoi riccioli, un colore che richiama il concetto di eternità, per l’assimilazione appunto dell’azzurro del cielo, ha determinato la sua inequivocabile provenienza siciliana. Da scavi clandestini ed una esportazione illegale.
Grazie allo studio di Serena Raffiotta, su alcuni frammenti abbandonati dai tombaroli a Morgantina, notò che quattro riccioli di colore blu assomigliavano molto al reperto esposto oltreoceano. Da un confronto diretto, appartenevano proprio alla famosa testa di Ade.
Davanti all’evidenza, il Paul Getty, Museo famoso per la sua splendida collezione, ma tristemente conosciuto anche per le numerose opere archeologiche di provenienza illecita, non tardò a restituire Ade alla Sicilia.
Oggi numerosi visitatori hanno approfittato sia per vedere l’opera a Palermo ma anche di usufruire del servizio Tampone Covid, una campagna promossa dalla Regione siciliana, per rilasciare il Green Pass temporaneo valido per 48 ore. Un modo per entrare nei luoghi al chiuso o poter partire per le vacanze, come ha dichiarato Virgilio R., studente universitario, che si era recato alla postazione della Fiera, quando si è trovato una fila di autovetture che circumnavigava tutto il perimetro della ex Fiera del Mediterraneo, partendo da via Montepellegrino.
“Mi sono fatto due conti – ha dichiarato lo studente – alle 10.30 chiude il servizio in Fiera ed in farmacia un tampone costa 15€ mentre al Museo Salinas con 6€ oltre al tampone, sto visitando uno spazio interessante prima di partire questa sera per le vacanze con il mio green pass.”
Mentre Caterina M., una guida turistica autorizzata, lamenta che era arrivata alle 9 del mattino, all’apertura del Salinas, ma ha dovuto aspettare fino alle ore 10 che il servizio fosse operativo. Il dottor Riccardo Raspante, medico USCA, ha precisato che il protocollo di collaborazione con la Regione prevede che il servizio dei tamponi sia operativo a partire dalle ore 10 e non contemporaneamente con l’apertura al pubblico del museo.
Non siamo riusciti a contattare l’assessore regionale BBCC e all’identità siciliana, Alberto Samonà, al contrario di Ade che sull’accaduto è rimasto pietrificato.