“Credo che la terza dose di vaccino anti-Covid andrebbe fatta a tutta la categoria del personale sanitario, ma molto dipenderà anche dai dati relativi alle reinfezioni dei sanitari visto che è la categoria che si è vaccinata per prima“. Lo sottolinea il segretario della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), Silvestro Scotti.
“E’ chiaro che se si rileva un aumento dell’incidenza dei casi tra i sanitari, allora la terza dose va sicuramente estesa.
Bisogna cioè valutare il tasso di incidenza su questa categoria, e se questo tende a crescere nei prossimi mesi allora credo sia imprescindibile l’idea di fare la terza dose a tutti“.
Inoltre, spiega Scotti, “al rischio legato alla mansione di lavoro aggiungerei comunque anche il rischio individuale: se ci sono cioè sanitari che hanno condizioni di età e cronicità che portano ad un rischio maggiore, a prescindere da dove lavorano andrebbero vaccinati con la terza dose, come i sanitari che lavorano nei reparti Covid. Come medici di famiglia – conclude – chiediamo di essere considerati a parità di rischio di altri soggetti“.