Con 26 voti a favore e 9 astenuti nel corso della seduta di oggi l’Assemblea regionale siciliana ha approvato il disegno di legge recante “Disposizioni per il settore della forestazione. Disposizioni varie” che prevede, tra l’altro, la proroga della campagna antincendio fino al prossimo 15 ottobre.
Disco verde per la norma sulla forestazione, che prevede il prolungamento delle giornate di lavoro per una spesa di 1,5 milioni di euro. Grande soddisfazione per Forza Italia “Abbiamo ottenuto un importante risultato. Grazie a tali risorse, si potrà garantire il prolungamento delle giornate di lavoro necessarie al completamento della campagna antincendio, avviata lo scorso 3 giugno e che si concluderà il prossimo 15 ottobre. Dalla norma approvata, saranno più tutelati anche gli Enti Parco, nell’ordine delle controversie sorte dinanzi il giudice del lavoro – con relativi esborsi finanziari –per quanto concerne l’applicazione del regolamento di organizzazione degli Enti medesimi”. Lo afferma la deputata regionale azzurra Luisa Lantieri.
Il voto favorevole si estende anche alle norme sulla direzione degli enti parco regionali, sull’adeguamento del “fondo per il trattamento di posizione e di risultato del personale con qualifica dirigenziale” e alle disposizioni di legge che regolano “il funzionamento del Corpo Forestale della Regione Siciliana”.
Il ddl è stato approvato anche con i voti dell’opposizione. Alla votazione successiva l’aula non era in numero legale, la seduta riprenderà alle 17,50.
“Maggioranza a supporto del governo Musumeci non pervenuta. Il ddl sui forestali passa all’Ars grazie al voto favorevole del Partito Democratico. Ancora una volta, in modo plastico, in aula la maggioranza è latitante. Così non si governa la Sicilia”. Lo afferma il deputato e segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, dopo aver reso la dichiarazione di voto favorevole al ddl sui forestali.
“Si tratta di una norma che – prosegue – prevede garanzie importanti in favore dei lavoratori, come gli adeguamenti contrattuali e il rinvio del termine di rendicontazione delle somme che riguardano il comparto. A fronte di ciò il testo è stato approvato con 38 voti, grazie alla nutrita presenza dei deputati dell’opposizione mentre – conclude – il Centrodestra è non pervenuto a sala d’Ercole”.
Ma le polemiche non finiscono qui. “La maggioranza evidentemente ancora in vacanza manda a gambe all’aria i piani del governo, che non riesce a trovare nemmeno il numero legale per farsi approvare il rendiconto 2019. E’ l’ennesimo brutto capitombolo di un esecutivo sempre più sfilacciato che ormai può solo navigare a vista”.
Lo affermano i deputati all’Ars del M5S e del Pd, dopo la prima votazione in un’aula, evidenziando larghissimi vuoti tra gli scranni e dopo che in mattinata quasi tutte le commissioni hanno fatto registrare tantissime assenze. “Ormai – dicono i deputati – se qualche norma in questo scorcio di legislatura va in porto, lo si deve solo al grande senso di responsabilità delle opposizioni. E’ il caso, ad esempio, delle importanti variazioni sul settore della forestazione approvate oggi”.
“E dire – concludono – che per far numero, oggi a sala d’Ercole si è rivisto persino Musumeci, la cui presenza all’Ars è evento assai raro, ma evidentemente non fortunato”.
Altro questione dibattuta a Sala d’Ercole riguarda la categoria dei lavoratori Asu, precari che prestano attività socialmente utili presso gli enti locali. “Abbiamo chiesto al governo ed al parlamento regionale di affrontare il tema dei lavoratori Asu: i 10 milioni di euro che erano stati previsti nella finanziaria regionale devono essere utilizzati per l’impiego e l’aumento del monte ore di questi lavoratori negli enti”. Lo ha detto il capogruppo PD Giuseppe Lupo, intervenendo nel corso dei lavori d’aula, aggiungendo che “Il nostro obiettivo finale per i lavoratori ASU resta sempre quello dell’uscita dal precariato”.