Missione compiuta per il sindaco Roberto Lagalla e per l’assessore ai Servizi cimiteriali di Palermo Totò Orlando. Da oggi non ci sono più bare in attesa nei depositi del cimitero dei Rotoli.
Un impegno mantenuto ad un anno dall’elezione e a sei mesi esatti dall’ufficialità del commissariamento fortemente voluto dall’ex rettore dell’Università degli studi del capoluogo siciliano, per uscire dall’emergenza che si trascinava da tre anni.
“Ho sempre detto – commenta il sindaco – che non saremmo stati contenti fino a quando anche l’ultima salma in attesa in deposito non sarebbe stata sepolta. Finalmente qual giorno è arrivato, di fatto a un anno dall’inizio di questa sindacatura. Un risultato importante per tutta la città che da anni viveva, a causa dell’emergenza sepolture al cimitero dei Rotoli, con il peso di una vergogna nazionale. Un risultato che per tanti non era neanche immaginabile in questo lasso di tempo e che ha avuto un’accelerata decisiva, dopo il conferimento dei poteri commissariali al sindaco da parte del governo nazionale e, in particolare, del ministro alla Protezione civile Nello Musumeci. Per questo obiettivo raggiunto, il mio ringraziamento va all’assessore ai Servizi cimiteriali Totò Orlando e alla struttura commissariale, con i quali abbiamo sempre seguito, passo dopo passo, le difficoltà e i progressi di questa imponente operazione. Il mio sentito ringraziamento va anche alle squadre della Reset che in questi mesi hanno reso possibile il risultato, lavorando pure quando le condizioni meteo sono state avverse e impegnandosi non solo sulle sepolture, ma anche per rendere oggi i viali del cimitero dei Rotoli luoghi più ospitali per i cittadini che vanno in visita ai propri defunti e a tutte le maestranze delle altre società partecipate che hanno dato il proprio supporto. Infine, è doveroso sottolineare quanto sia stata strategica la convenzione firmata dal Comune con il Policlinico che ha messo a disposizione i suoi medici legali per le operazioni nelle sepolture da liberare. Per l’amministrazione, però, questo non sarà un punto di arrivo, ma di partenza, consapevoli di come i nostri sforzi debbano proseguire su questo fronte per rendere sempre più efficienti e per fare in modo che la città non cada più in un’emergenza simile”.
“Si chiude oggi una vicenda che per la città ha rappresentato una dolorosa ferita che sembrava quasi impossibile da rimarginare. Le immagini dei depositi, degli uffici e dei tendoni invasi da circa 1.400 bare da oggi appartengono al passato e sono solo un brutto ricordo per i palermitani. L’impegno degli uffici, degli operai della Reset e dei dipendenti comunali è stato massimo e a loro va il mio ringraziamento. Questo risultato, che restituisce dignità a questo luogo sacro e alle famiglie dei defunti, è frutto di una buona politica che, con la regia del sindaco, ha coordinato tutti gli attori interessati per portare avanti questa operazione” dichiara l’assessore ai Servizi cimiteriali, Salvatore Orlando.
I depositi e i tendoni avevano ospitato anche fino a duemila bare. L’intera gestione del settore è stata rivoluzionata, con l’arrivo di una seconda squadra Reset ad occuparsi delle sepolture. Alla guida dei tre cimiteri cittadini, da febbraio, sono arrivati altrettanti dirigenti provenienti dal Corpo di polizia municipale, come Angelo Martorana, ispettore, che è il nuovo direttore dei Rotoli.
L’emergenza bare era solo il primo passo, ma nei piani dell’amministrazione sono previsti interventi di ampliamento negli altri due cimiteri comunali Santa Maria di Gesù e Cappuccini.
Per la verità, un’ultima salma in deposito c’è. Ma è quella di un uomo deceduto qualche mese fa, la cui bara è fuori misura: “Per dargli degna sepoltura, stiamo predisponendo quattro loculi di dimensioni standard”, spiega il direttore Martorana.
“Registro con grande soddisfazione l’annuncio dell’amministrazione comunale di Palermo, che l’ultima salma in deposito al cimitero dei Rotoli ha avuto degna sepoltura, ponendo così fine ad una emergenza ereditata dalla sindacatura Orlando”. Così dichiara il Senatore Raoul Russo, coordinatore provinciale di Palermo di Fratelli d’Italia.
“Si tratta delle fine di una situazione di vera e propria inciviltà, grazie all’operato delle maestranze comunali e del lavoro di squadra dell’intera compagine del governo cittadino di centrodestra. Mi preme sottolineare, che tutto ciò è stato possibile soltanto grazie ad un provvedimento del governo nazionale, inserito nella finanziaria 2022, grazie alla attivismo e alla iniziativa dell’Onorevole Carolina Varchi, parlamentare di FdI e Vicesindaco della città”, continua il senatore Raoul Russo.
“Grazie ai poteri commissariali concessi al Sindaco Lagalla da parte del Ministro della Protezione civile Nello Musumeci, contestualmente ad uno stanziamento straordinario di due milioni di euro, in circa 6 mesi, si è riuscito a trasformare soltanto in un cattivo ricordo, il terribile capannone, dove le salme di centinaia di cittadini palermitani erano ammassate in modo vergognoso. Auspico che come in questo caso, l’azione del governo cittadino, agisca in tutti i campi, in assoluta discontinuità rispetto alla precedente amministrazione di centro sinistra” conclude.