“Per il Partito democratico l’acqua pubblica è un bene irrinunciabile. Siamo molto preoccupati per quanto sta avvenendo in Sicilia in questo ambito, in cui vi sono vari tentativi di ‘imporre’ una privatizzazione di fatto del servizio idrico”. Lo dichiara il segretario del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo che è stato relatore della legge regionale di iniziativa popolare sull’acqua pubblica.
“Tutto questo – aggiunge – anche a dispetto della volontà popolare e di una legge regionale, la 19/2015, che ha sancito il principio per cui non si può trarre profitto dalla gestione di un bene primario. Eppure, a causa di gravi carenze gestionali e dell’inefficienza delle reti idriche colabrodo che comportano costi insostenibili, dovuti anche alla perdita di finanziamenti da parte del governo regionale, assistiamo al tentativo di privatizzare anziché affrontare il problema per risolverlo”.
“Lo scenario – sottolinea Barbagallo – è sempre lo stesso a Siracusa, nel’Agrigentino e recentemente anche a Messina, con commissari ‘compiacenti’ nominati dal governo regionale che spingono per la privatizzazione. Per non parlare degli undici gestori privati senza gara del Catanese, che continuano a lucrare profitti nel silenzio del governo della regione. Una soluzione che va contro lo spirito della legge regionale. Siamo di fronte ad un governo inerme, in preda alle liti interne – conclude – per la gestione del potere e delle poltrone. Sull’acqua pubblica il Pd si mobiliterà in ogni sede per far emergere ancora una volta le falle di una barca, il governo Schifani, senza timoniere”.