Catania, per una sfortunata concomitanza di eventi (evitabili? Lo diranno gli organi preposti) è da giorni allo stremo. L’incendio all’aeroporto di Fontanarossa, prima e i continui problemi legati alle forniture di acqua ed energia, poi, hanno messo in ginocchio il capoluogo etneo ed i suoi cittadini.
A soli due mesi dall’inizio del suo mandato, intanto, il sindaco Enrico Trantino è impegnato ad affrontare grandi difficoltà, in un contesto che sta portando sconforto e disagi in moltissime zone della città.
Nei primi giorni di gestione delle emergenze, il primo cittadino etneo aveva scelto la via del “silenzio operoso”, al fianco delle autorità che sono impegnate nella risoluzione delle problematiche dell’aeroporto, Enac e Sac, della distribuzione elettrica, Enel Energia e dell’acqua, la partecipata comunale Sidra. Una scelta comunicativa rotta, questa mattina, da un lungo post nel quale Trantino – pur nel suo stile istituzionale – lascia trapelare la sua frustrazione per l’indeterminazione tempi di riattivazione dei servizi, oggi, bruscamente interrotti.
“Questa surreale fase di incertezza sta provocando danni incalcolabili all’intera città e al nostro sistema produttivo. Nonostante le ripetute sollecitazioni, resta il silenzio e il caos sui tempi di ritorno alla normalità, che impedisce alla cittadinanza di capire se vi siano spiragli ottimistici o se proseguire ancora questa condizione che affligge i catanesi”, scrive il sindaco su Facebook. “Noi comprendiamo le difficoltà di tutti – conclude – ma adesso è il momento che altri capiscano che il livello di danno e frustrazione della nostra comunità è giunto al colmo e che abbiamo bisogno di sapere se vi è una concreta strategia”.
Un messaggio che arriva nella giornata in cui la crisi di Fontanarossa viene affrontata a livello nazionale dal ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, che ha convocato un tavolo tecnico sull’argomento e, a livello regionale, dal presidente della Regione Renato Schifani.
Il governatore infatti, ha fatto visita ai locali dell’aeroporto insieme all’assessore alle Infrastrutture, Alessandrò Aricò, al capo della Protezione Civile Siciliana, Salvo Cocina e al dirigente Salvo Lizzio. “Convocati – si legge in una nota – oltre all’amministratore della Sac, Nico Torrisi, anche i vertici di Enac, Gesap, Airgest e Ast”. Scopo della missione? “verificare personalmente i danni provocati dal rogo del 16 luglio e lo stato di avanzamento dei lavori di ripristino ed avere un cronoprogramma certo”.
E proprio dall’incontro arriva un primo segnale di ripresa ed un programma annunciato dallo stesso Schifani che parla di “piena operatività per la prossima settimana“. Con un aumento di voli che dai 5 attuali, secondo il governatore, arriveranno a 14 dal primo agosto per poi tornare alla normalità “entro qualche giorno dopo“.
Un “colpo” che arriva dopo giorni di silenzio sulle tempistiche. Solo ieri, infatti, Francesco Ciancitto, membro della Commissione parlamentare per il contrasto agli svantaggi derivanti dall’insularità, spiegava ad IlSicilia.it come non ci fosse chiarezza sui prossimi passi da intraprendere.
“Enac e Sac non hanno ancora presentato un cronoprogramma delle attività – ha spiegato Ciancitto – C’è stata confusione e qualche ritardo, all’inizio, ma adesso si sta lavorando per riportare la normalità. Ciononostante, fuori da ogni polemica, è necessario che questo episodio serva a ripensare il sistema aeroportuale siciliano e dare risposte concrete a questa terra”.
Tempi ancora poco definiti per la riattivazione del servizio elettrico e di quello idrico. Oggi, a Roma, il ministro Nello Musumeci si è riunito con i vertici della Protezione Civile per affrontare quella che ha definito “la giornata più complicata degli ultimi 10 anni”, a causa dei problemi che il Paese sta affrontado da Nord a Sud.
Proprio ieri, al termine di un vertice in prefettura a Catania, il ministro aveva annunciato l’arrivo di 570 tecnici Enel, impegnati giorno e notte nel catanese per risolvere i black-out e l’investimento, sempre da parte di Enel, di 412 milioni di euro del Pnrr per il “potenziamento e l’adeguamento della rete elettrica”.