L’associazione LAV per la mobilitazione nazionale #NoCarrozze,ha organizzato un presidio a Palermo, davanti il teatro Massimo, per dare voce ai cavalli costretti a lavorare per molte ore al giorno, con carichi pesantissimi tra carrozza, passeggeri e bagagli, esposti a condizioni climatiche sempre più estreme, sottoposti a un elevatissimo livello di stress. Una manifestazione partecipata con vari interventi di cittadini e realtà del territorio alla presenza di circa 80 persone.
Il Manifesto LAV “No Carrozze”
“Ancora oggi, in questa e in altre città italiane, centinaia di cavalli vengono sfruttati per il traino delle carrozze turistiche. Animali costretti a lavorare per molte ore al giorno, con carichi fino a 900 kg esposti a condizioni climatiche sempre più estreme sottoposti a un elevatissimo livello di stress – emotivo e percettivo – per muoversi nel traffico, in un contesto di forte inquinamento acustico e visivo e forzati a eseguire un compito coercitivo in cui non hanno modo di interagire positivamente con quello che li circonda.
I cavalli delle carrozze vivono come schiavi di un utilizzo arbitrario e violento in nome di un’anacronistica e inaccettabile tradizione, forzosamente mantenuta solo per tutelare gli interessi economici di poche persone e nonostante le più ampie possibilità di sostituire le carrozze con mezzi elettrici, senza ricadute sul piano occupazione degli operatori oggi impiegati nel trasporto a trazione animale.
I cavalli nelle nostre città sono ombre invisibili di cui nessuno si cura le cui sofferenze vengono sistematicamente ignorate, salvo quando muoiono per il caldo o per lo sforzo eccessivo quando i loro corpi maestosi si accasciano al suolo in pose scomposte, senza più respiro e senza più vita.
Le carrozze non si sono fermate nemmeno con il caldo torrido delle scorse estati, due cavalli sono morti a Palermo e uno a Caserta, solo per citare gli ultimi. Ma lo sdegno del momento non serve, se poi ci dimentichiamo dei cavalli che ogni giorno attraversano le nostre strade nel silenzio e nell’indifferenza e se non facciamo qualcosa di concreto per cambiare la loro condizione.
E’ per questo che oggi noi della LAV siamo qui e in altre piazze italiane: per essere la voce dei cavalli. Per mostrare le loro sofferenze, i rischi che corrono, gli incidenti che negli anni hanno spezzato tante vite.
Chiediamo quindi ai nostri concittadini di aiutarci e di sostenerci in questa battaglia, ai turisti di non usare le carrozze per visitare le città, all’amministrazione comunale di non concedere più licenze per i veicoli a trazione animale e a favorirne la conversione, incentivando l’utilizzo di mezzi sostitutivi, come già avvenuto nelle città di Verona e Cagliari e al parco della Reggia di Caserta.
Ma soprattutto, vogliamo ricordare che il 3 agosto dello scorso anno, il Governo ha firmato un ordine del giorno presentato dalla deputata Patrizia Prestipino, impegnandosi a vietare sull’intero territorio nazionale le carrozze e le slitte trainate dai cavalli. A distanza di 10 mesi da quella firma, siamo qui a ricordare i tanti cavalli che soffrono quotidianamente nelle nostre città.
Siamo qui a chiedere al Parlamento e al Governo di emanare una legge che vieti la trazione animale come chiesto da anni da LAV e dalle associazioni animaliste e antispeciste, non vogliamo solo vuote promesse, vogliamo liberare i cavalli dalla loro schiavitù.
È ora di dire basta! NO CARROZZE!”