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Le reazioni

Caro voli, l’Antitrust avvia indagine sui costi dei biglietti per la Sicilia

giovedì 16 Novembre 2023
caro voli biglietti aerei bus
Caro voli Sicilia

L’Antitrust ha avviato un’indagine conoscitiva sull’uso degli algoritmi di prezzo nel trasporto aereo passeggeri sulle rotte di collegamento tra la penisola e la Sicilia e la Sardegna, caratterizzate da particolari esigenze di mobilità.

Lo fa sapere l’Autorità garante della concorrenza e del mercato. “Alla base di questa decisione – si legge in una nota – il fatto che, in concomitanza con la ripresa della domanda di trasporto aereo passeggeri, a partire dal 2022, sono stati rilevati, da soggetti istituzionali e non, livelli di prezzo elevati in corrispondenza dei periodi di picco di domanda“.

Intanto, il governo Schifani ha stanziato 27,5 milioni di euro di fondi propri che garantiranno sconti per 13 mesi, a partire dal 10 dicembre 2022 e fino al 31 dicembre 2024.

Stop al caro-voli, Schifani e Aricò presentano i nuovi sconti sui biglietti aerei CLICCA PER IL VIDEO

Le reazioni
Renato Schifani

“È la conferma che le nostre battaglie in difesa dei viaggiatori contro le distorsioni del sistema di determinazione dei prezzi sono fondate e giustificate dall’abnorme e intollerabile ripetersi del caro-biglietti anche in occasione delle prossime festività di fine anno”. Lo ha detto il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando la notizia dell’avvio di un’indagine conoscitiva dell’Antitrust sull’uso degli algoritmi per la Sicilia e la Sardegna.

“Grazie alla nuova legge, fortemente voluta dal ministro Urso, che conferisce maggiori poteri di indagine all’Antitrust, si potrà finalmente fare chiarezza – ha aggiunto il governatore – su un meccanismo che reputo penalizzante per i siciliani e per quanti vogliano raggiungere la nostra Isola e, soprattutto, sarà possibile imporre alle compagnie comportamenti più corretti. È quanto, come governo della Regione, abbiamo sempre auspicato. Le logiche di mercato non possono mirare soltanto al profitto, generando situazioni di cartelli di fatto ai danni di territori già penalizzati dalla loro collocazione geografica”.

L’indagine dell’Antitrust sui prezzi dei voli da e per la Sicilia e la Sardegna dimostra che i dubbi del governo erano fondati e conferma la bontà delle norme contenute del decreto Asset voluto dal ministro Urso”. Lo dichiara Carolina Varchi, deputato e responsabile Politiche per il Mezzogiorno di Fratelli d’Italia.
“Il decreto del governo, infatti – prosegue – fornisce all’Antitrust gli strumenti per verificare eventuali anomalie nei prezzi. Non a caso, proprio il ministro Urso, prima di ogni altro, aveva evidenziato il ruolo degli algoritmi utilizzati dalle compagnie aeree per giungere al prezzo finale di vendita del biglietto. Attendiamo con fiducia l’esito dell’indagine – conclude Varchi – ovviamente da siciliana mi auguro che non siano accertate pratiche inopportune o, peggio, illecite ma certamente il governo Meloni ha dimostrato ancora una volta sensibilità e interesse per i cittadini del Sud e mi auguro che anche questa indagine sia utile a calmierare i prezzi”.

Raoul Russo

“Interessante notizia sul fronte del trasporto aereo sulle rotte di collegamento tra la penisola e la Sicilia e la Sardegna. L’Antitrust indagherà i possibili effetti negativi sul funzionamento del mercato e sulle condizioni di offerta ai consumatori legati all’uso degli algoritmi di prezzo. Inoltre l’Autorità approfondirà le modalità di comunicazione al pubblico dei costi dei biglietti aerei e delle loro diverse componenti. Questo è un primo effetto delle misure introdotte dal ministro Urso nel dl Asset al fine di rendere trasparente l’operato delle compagnie aeree, garantire una concorrenza leale tra operatori e tutelare i consumatori da eventuali abusi”. Lo dichiara il senatore siciliano di Fratelli d’Italia, Raoul Russo.

 

 

Ancora una vittoria per i consumatori: la rivendica il Codacons, associazione che lo scorso 5 novembre denunciò attraverso un dettagliato report i rincari dei prezzi dei biglietti aerei per Sicilia e Sardegna in vista delle partenza di Natale. L’associazione, commentando l’indagine conoscitiva avviata dall’Antitrust sull’uso degli algoritmi di prezzo nel trasporto aereo passeggeri sulle rotte di collegamento tra la penisola e la Sicilia e la Sardegna, spiega: “in base alla denuncia del Codacons, per volare a Catania partendo il 22 dicembre con un biglietto di sola andata, si spendevano nei giorni scorsi un minimo di 206 euro partendo da Milano, 231 euro da Bologna, 239 euro da Torino e 242 euro da Firenze. Se si spostava la data di partenza al 23 dicembre, la spesa saliva a 273 euro a biglietto partendo da Torino, 286 euro da Firenze. Per arrivare a Palermo imbarcandosi il 23 dicembre, la spesa minima era di 143 euro da Roma (sempre solo andata), 220 euro da Milano, 269 euro da Torino e addirittura 314 euro da Bologna”.

Prezzi che – segnala il Codacons – risultano in ulteriore crescita con l’avvicinarsi delle partenze Proprio per contrastare il fenomeno del caro-voli durante il periodo natalizio il Codacons chiedeva all’Antitrust di “intervenire sull’ennesimo rialzo dei voli aerei a danno di lavoratori e studenti che tornano a casa durante le feste. Non possiamo non chiederci che fine abbiano fatto le misure del Governo introdotte col Decreto Asset e che erano finalizzate proprio ad evitare ciò che il Codacons ha registrato, ossia un aumento delle tariffe per i collegamenti con le isole durante un periodo di picco della domanda”.

Furio Truzzi

Bene per Assoutenti l’indagine aperta dall’Antitrust sull’uso degli algoritmi per definire i prezzi dei biglietti aerei sulle rotte di collegamento tra la penisola e la Sicilia e la Sardegna, ma servono ora misure efficaci per prevenire fenomeni speculativi e tutelare le tasche dei viaggiatori. “Dallo scorso anno denunciamo le tariffe dei voli che in alcuni periodi dell’anno, come le feste di Natale e i mesi estivi, raggiungono livelli astronomici e del tutto ingiustificati. – spiega il presidente Furio Truzzi – Basti pensare che il prezzo di un biglietto per la Sicilia sale in un solo mese fino al +1.260%: per volare da Milano a Palermo bastano 15 euro se si parte a novembre, ma occorre spendere almeno 204 euro se si vola il 23 dicembre. Ciò nonostante il costo del carburante per gli aerei abbia subito una flessione fino al 45% nell’ultimo anno”. “Dopo l’indagine dell’Antitrust servono ora misure davvero efficaci a tutela degli italiani che si spostano in aereo durante le festività: per questo chiediamo a Governo e Autorità dei trasporti di definire il perimetro del servizio universale di trasporto aereo, così come avvenuto per bus e treni, limitando il più possibile speculazioni e rialzi ingiustificati delle tariffe”, conclude Truzzi.

 

Francesca Ghirra

“Si può configurare come un atto dovuto l’indagine dell’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sull’uso degli algoritmi di prezzo nel trasporto aereo passeggeri tra la penisola e la Sicilia e la Sardegna. Abbiamo preso molte iniziative per chiedere misure contro i disservizi e i sovrapprezzi: salutiamo positivamente l’iniziativa dell’Antitrust, ma intanto, per andare incontro oggi alle popolazioni delle isole, cosa fa Salvini? Non risultano iniziative del Governo contro questa assurda situazione di tariffe fuori controllo e malfunzionamento del trasporto aereo lungo queste rotte”. Lo dichiara in una nota Francesca Ghirra, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra in Commissione Trasporti della Camera.

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