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Il Natale si avvicina e il governo Musumeci auspica alle massime aperture senza compromettere la sicurezza dei cittadini, nella consapevolezza di un momento delicato in cui l’epidemia da Covid 19 è ancora in circolo. Come testimonia la drammatica esperienza dei mesi passati, fare previsioni precise è molto difficile, ma il vaccino è l’unico strumento efficace che la scienza ha messo a disposizione per limitare la trasmissione del virus e per affrontare al meglio le festività in arrivo, ma anche la vita di tutti i giorni.
L’assessore regionale della Salute, Ruggero Razza, ha fatto il punto sulla situazione sanitaria in Sicilia, a margine dell’inaugurazione del presepe allestito all’interno dei Giardini di Palazzo d’Orléans, attigui alla sede della Presidenza della Regione.
“L’ultimo bollettino evidenzia dei casi in aumento in tutta la Regione, ma c’è una sostanziale stabilità dei ricoveri ospedalieri, dove – ricorda l’assessore Razza – oltre l’80% dei soggetti o non hanno completato il ciclo vaccinale o non erano del tutto vaccinati, la crescita dei contagi viene contemperata da una bassa ospedalizzazione. L’auspicio è il mantenimento delle regole, nel rispetto delle ordinanze del presidente della Regione, quindi l’utilizzo della mascherina in pubblico, all’esterno, evitare occasioni di assembramento e soprattutto vaccinarsi. Rispettando queste regole, andremo incontro ad un Natale che potrebbe essere migliore di altre Regioni”.
Sull’andamento della curva epidemiologica nell’Isola “Abbiamo una lieve crescita che è comune a quello che accade in tutto il territorio nazionale, ma che in Sicilia sembra in questa fase essere più contenuta. La dobbiamo sempre tenere sotto controllo, verificheremo giorno per giorno quello che accade. Tanto quello che accade è nella responsabilità di ognuno di noi”, ribadisce l’esponente dell’Esecutivo regionale.
Il governo Musumeci lavora per una sanità siciliana che sia competitiva rispetto a quella delle Regioni del Nord, con una riqualificazione delle strutture sanitarie esistenti nell’Isola, attivando nuovi posti di terapia intensiva in tutto il territorio regionale, e con interventi di ricostruzione edilizia e di miglioramento tecnologico. Testimonianza recente è data dall’attivazione del pronto soccorso dell’ospedale San Marco di Catania. E si lavora per tutta la Sicilia, da est ad ovest dell’Isola, alla realizzazione di poli di primo intervento, di strutture efficienti, moderne e capaci di far fronte alle esigenze dei territori.
“Lavoriamo in ogni provincia della Sicilia, non esiste una sanità territoriale privilegiata rispetto ad un’altra. Si sta lavorando per individuare ulteriori investimenti, sono decine i cantieri aperti e quindi dobbiamo continuare a lavorare, sapendo che c’è una parte della Sicilia, dal punto di vista dell’edilizia e delle tecnologie, che ha bisogno di maggiori attenzioni, che è la Sicilia occidentale. Non a caso la maggior parte degli investimenti sono avvenuti in questo territorio”, ha concluso Razza.