“Non ci sarà alcun accordo elettorale per le Europee con la Lega, abbiamo solo buoni rapporti politici in Sicilia, e non ci sarà alcun accordo con Italia viva. Era idea della Democrazia cristiana nazionale stare insieme con Forza Italia che, invece, non ci vuole perché credo sia preoccupata di perdere il seggio in Sicilia e, forse, anche della mia presenza. Continueremo a lavorare perché possa esserci una lista autonoma dei Popolari e se ciò non potrà realizzarsi sarà il Consiglio nazionale della Dc a decidere con chi allearci”.
Un risveglio di buon mattino quello di Totò Cuffaro, segretario nazionale della Dc, che sgombra il campo sin da subito all’ipotesi appena citata. Lo spunto per riflessione che insieme, l’avviso ai naviganti della stessa coalizione, ma anche il modo per tenersi mani libere fino alla fine. Non è solo il modo di negare che contemporaneamente non fissa altri paletti o ancore certe, quanto il clima che si respira sempre più intensamente di resa dei conti finale rispetto alle scelte che i democristiani andranno a fare.
In altre parole, Cuffaro non avverte un particolare bisogno, oggi, di definitività e lo spunto delle Europee, di per se importante e significativo, viste le scadenze che si avvicinano, si traduce in un unico essenziale concetto “siamo un baricentro importante, e tutti piaccia o no dovete fare i conti con noi”.
Queste le parole che mancano del post mattutino del big di centro.




