“Nel 2023 c’è stata una percentuale del 22% in meno di precipitazioni atmosferiche, assistiamo ad un cambiamento che dobbiamo fronteggiare in particolare modo in Sicilia. Dinanzi ad una situazione del genere e dinanzi alle alte temperature di questi mesi, la situazione si è resa un po’ critica ma vorrei scongiurare alcuni allarmismi, voglio rassicurare i turisti che non rischiano perché la Sicilia è pronta ad organizzare sistemi di approvvigionamento che già funzionano”. Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a “Timeline” su Sky Tg24.
“La situazione la eredito, ma il mio impegno è certo: questo stato di cose non potrà continuare negli anni del mio governo, metteremo mano alla risistemazione e riqualificazione di tante dighe in parte incompiute, in parte non utilizzabili. Non staremo fermi e io non starò fermo su questa emergenza”, continua il governatore Renato Schifani, spiegando, inoltre, che solitamente il mese più piovoso degli ultimi 40 anni in Sicilia è stato maggio.
“Ho fatto dichiarare alla nostra Giunta lo stato di calamità e chiesto al governo nazionale di condividere questa misura, in modo tale che se le cose dovessero precipitare il governo può intervenire in termini finanziari. Non vedo il pericolo di grandi navi e cisterne d’acqua. Domani insedio la struttura che si occuperà di gestire l’emergenza se dovessimo arrivarci, lavoreremo sull’individuazione di un numero di pozzi sufficienti per garantire ed implementare l’irrigazione, poi individuare le strutture che contenevano dissalatori che per decenni sono state abbandonate. Verificherò quali dissalatori possono essere riparati per riattivarlo”, aggiunge.