“Due agenti della polizia penitenziaria sono rimasti feriti al carcere Gazzi di Messina. I poliziotti hanno trovato un telefonino”. Lo dice Gioacchino Veneziano segretario generale Uilpa polizia penitenziaria Sicilia che chiede misure urgenti visto che nelle celle vengono trovati tanti cellulari.
“Al carcere Gazzi di Messina – dichiara il sindacalista della Uilpa – due poliziotti penitenziari senza nessun apparente motivo sono stati aggrediti e feriti con una prognosi di 10 giorni da un detenuto italiano, proveniente da altro carcere, già noto per questi comportamenti, difatti era allocato nel reparto “ordine e sicurezza. Le violenze che ogni giorno si registrano nelle sezioni ordine e sicurezza dove sono portati i detenuti responsabili di aggressioni al personale, e che creano problemi alla sicurezza e dell’ordine dell’istituto, sono delle polveriere perché le strutture non sono idonee a contenere questi detenuti che godono dell’impunità disciplinare, visto che a causa del sovraffollamento non ci sono luoghi per fare scontare loro le sanzioni”.
“Sempre a Messina – conclude Veneziano – è stato trovato un telefonino confermando che le carceri sono un mix di polveriere e groviera, e la polizia penitenziaria di Messina nonostante l’assenza in organico di 60 agenti, continua a combattere per garantire legalità, sicurezza”.