Persiste l’impasse sulla stabilizzazione dei lavoratori Asu. Ieri mattina (23 luglio), una delegazione dei dipendenti regionali dei Beni Culturali capitanata dai sindacati FP CGIL, UGL, ALE-UGL, COBAS-CODIR, CONFINTESA, e USB si è radunata sotto la presidenza della Regione di Palermo, in piazza Indipendenza. Sede nella quale il gruppo di precari storici siciliani chiedeva di essere ricevuto per parlare dell’esito della conferenza di servizi avvenuta in precedenza fra i rappresentanti dell’assessorato ai Beni Culturali e quelli dell’assessorato alla Funzione Pubblica. Un incontro che però non c’è stato, con i lavoratori Asu che hanno inscenato una sorta di flashmob, sdraiandosi per terra davanti all’ingresso della presidenza della Regione.
Fallito il tentativo di mediazione in Prefettura, Asu pronti a scioperare
A mediare la situazione ci hanno provuto gli uffici della Prefettura di Palermo. Nel pomeriggio i rappresentanti sindacali dei lavoratori Asu hanno incontrato il dirigente del Dipartimento Beni Culturali Mario La Rocca. L’obiettivo era quello di cercare di conciliare le parti per evitare un eventuale sciopero e il blocco delle attività nei siti culturali e nei musei dell’Isola. Tentativo però terminato con una fragorosa fumata nera. Fatto che ha portato le sigle dei lavoratori ad annunciare la prosecuzione della protesta anche per le prossime settimane. “Chiediamo con forza un intervento immediato e risolutivo. La stabilizzazione dei lavoratori ASU dei Beni Culturali non è più rinviabile. È tempo che il Governo regionale si assuma le proprie responsabilità, mantenga le promesse fatte e dia seguito alla volontà espressa dal Parlamento regionale. La cultura siciliana, patrimonio inestimabile della nostra terra, non può essere ostaggio dell’incompetenza e dell’indifferenza di chi dovrebbe invece tutelarla e valorizzarla. La lotta continua – chiosano i sindacati -, più determinata che mai“.