A Lampedusa la strada che porta al faro di Capo Grecale è stata intitolata ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
“Siamo una comunità di pescatori, sfidiamo da sempre l’enormità del mare e del tempo – dice il sindaco Totò Martello, che ha avanzato la proposta approvata all’unanimità dal Consiglio comunale – e se c’è una cosa che le nostre madri e i nostri padri ci hanno tramandato, è il coraggio. Con questo atto vogliamo ribadire che a Lampedusa non c’è spazio per i vigliacchi, per chi usa la prepotenza mafiosa per intimidire, minacciare e sfruttare. Così come non deve esserci spazio per chi ritiene in qualsiasi modo di tollerare o giustificare la mafia e la delinquenza, né per chi si gira dall’altra parte fingendo di non aver visto, invece di denunciare”.
“Per noi che siamo gente di mare – aggiunge Martello – il faro rappresenta un punto di riferimento sicuro, ci indica la giusta rotta. Abbiamo intitolato la strada che porta al Faro dell’isola a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, due grandi uomini che hanno scelto di non avere paura, per ribadire che il loro insegnamento ed il loro sacrificio devono essere, allo stesso modo, un punto di riferimento per tutti noi. E lo abbiamo fatto anche per ricordare che la libertà non si conquista mai per sempre, occorre combattere onestamente ogni giorno e rinnovare la resistenza a quel male assoluto che è la mafia, così come ad ogni forma di sopruso e violenza che mortifica la dignità di ciascun essere umano”.
I famigliari
“Accogliamo con favore l’iniziativa con la quale Lampedusa ha deciso di onorare e tutelare il senso di un sacrificio che non e’ stato vano”. Lo dice il legale di Lucia, Fiammetta e Manfredi Borsellino, figli del giudice ucciso dalla mafia nel ’92, a proposito dell’iniziativa voluta dal sindaco di Lampedusa Toto’ Martello che ha fatto intitolare a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino la strada dell’isola che porta al Faro di Capo Grecale.
“Conosciamo l’impegno di Lampedusa e della sua comunita’, da anni in prima linea nella difesa dei diritti umani. Quello voluto dal sindaco Martello – aggiunge il legale dei familiari del giudice Borsellino – e’ un atto che sancisce l’importanza di ricordare alcuni degli esempi migliori della nostra societa’, per contrastare la cultura mafiosa e per radicare il valore della legalita’”.
“Ringrazio di cuore il sindaco, la Giunta, il Consiglio comunale e tutti i cittadini di Lampedusa per aver deciso di intitolare una strada dell’isola a mio fratello, Giovanni Falcone, e a Paolo Borsellino: due uomini che si sono battuti per l’affermazione degli ideali di libertà e giustizia. Mi ha molto colpito la scelta di dedicare a entrambi, eroi loro malgrado, la strada che porta al faro. Una scelta simbolica che lancia un messaggio forte: l’esempio come luce che mostra la via“. Lo dice Maria Falcone, sorella del giudice ucciso dalla mafia e presidente della Fondazione che porta il nome del magistrato, commentando l’intitolazione a Falcone e Borsellino di una strada dell’Isola.
“Spero di venire presto a Lampedusa per percorrere questa strada che ricordo bene e che da oggi avrà un posto ancor più importante nel mio cuore“, conclude.