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L'intervento

Siccità in Sicilia, Lollobrigida: “Ritardi decennali su infrastrutture, serve programmazione” CLICCA PER IL VIDEO

mercoledì 25 Settembre 2024

La Sicilia è a corto d’acqua. Diverse Province dell’Isola stanno patendo disagi, in particolare quelle più interne. Ma anche le città metropolitane saranno a breve coinvolte. Come è noto, dal 7 ottobre il comune di Palermo avvierà un piano di razionamento della distribuzione idrica che coinvolgerà in particolare le periferie della città. La carenza di precipitazioni impone prudenza, soprattutto con un occhio rivolto allo stato degli invasi e ai problemi infrastrutturali che interessano la Regione. Un tema su cui si è concentrata l’attenzione del ministro Francesco Lollobrigida, intervenuto questa mattina per partecipare a “Palermo Risorsa Acqua“, evento giunto alla seconda edizione che si è tenuto presso i locali del molo trapezoidale.

Lollobrigida sull’emergenza siccità in Sicilia

Una situazione che, secondo il ministro Lollobrigida, “è la conseguenza della mancanza decennale di attenzione che ha messo una Regione straordinaria come la Sicilia nella condizione di avere problemi“. Ritardo che, secondo l’esponente di Fratelli d’Italia, è soprattutto figlio delle carenze sotto il profilo degli impianti. “Molte infrastrutture non sono state nemmeno aperte – sottolinea -. Sulla captazione delle acque, è noto che il cambiamento climatico porta a una riduzione delle precipitazioni. Negli ultimi due anni, la Sicilia ha avuto una media superiore rispetto agli anni precedenti. Vanno realizzate le infrastrutture. Bisogna riparare i danni, salvaguardando le attività agricole. Abbiamo ottenuto un finanziamento da oltre 37 milioni di euro, co-finanziabili con fondi interni fino al 200%. Siamo riusciti a fare il nostro dovere chiedendo i fondi“.

Il cambiamento climatico e il commissariamento

L’emergenza siccità però non è un problema soltanto economico, bensì climatico. “C’è stata una stagione molto secca dal punto di vista delle precipitazioni – ha evidenziato Lollobrigida -. E’ un fatto nuovo certificato anche dall’aeronautica militare. Nel 2022 c’è stata una piovosità maggiore. Purtroppo l’Italia ha ritardi importanti non dovuti a questo governo ma a quelli precedenti, incapaci di programmare e di portare le opere al termine. Il nostro governo è intervenuto da subito con un approccio in senso inverso, creando una rete fra i ministeri competenti. Il commissario Nicola Dell’Acqua ha predisposto una strategia. Compenseremo quello che non si è fatto negli anni. Quello che in pochi mesi si può fare è chiedere risorse e metterle a disposizione. E questo lo abbiamo fatto“.

I problemi degli agricoltori

L’attualità non preoccupa soltanto i comuni e i cittadini, ma anche e soprattutto le imprese. Particolare preoccupazione è stata mostrata soprattutto dal mondo agricolo, costretto a far fronte non solo alla carenza d’acqua ma anche e soprattutto ai danni causati da temporali improvviso o eventi naturali di notevole entità. Alcuni hanno fatto ricorso alle assicurazioni, ma la platea oggi non è abbastanza ampia per garantire prezzi abbordabili. “Il problema è nazionale. La gestione del rischio deve essere affrontata in maniera diversa. Non ci sono risorse dello Stato che riescano a compensare gli effetti del cambiamento climatico – dichiara Lollobrigida -. Sulle vicende delle assicurazioni in agricoltura, c’è un dato pazzesco. Si arriva all’8% nazionale. Si assicura soltanto chi subisce danni ed è evidente che ciò comporta un esborso enorme per i premi non potendo allargare la base. C’è una volontà di ripensamento condivisa dalle associazioni su cui stiamo lavorando“.

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