Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della Regione siciliana delle nuove norme in materia di enti locali, sono state rinviate le elezioni di secondo livello di Città metropolitane e Liberi consorzi comunali previste inizialmente per il 28 marzo 2021.
Con un emendamento all’originario disegno di legge, infatti, l’Assemblea regionale siciliana ha posticipato la celebrazione della consultazione “entro trenta giorni dall’insediamento degli eletti nei comuni interessati dal rinnovo degli organi nel turno elettorale ordinario per il 2021“.
Una scelta contestata dalla Ugl di Catania, più nel metodo che nel merito, come spiega il segretario territoriale Giovanni Musumeci: “Ancora una volta si trova una scusa, anche se tecnicamente accettabile, per rinviare questo appuntamento elettorale che, per Catania ad esempio avrebbe rappresentato la prima costituzione del Consiglio metropolitano“.
“Non vorremmo – aggiunge Musumeci – che, dopo soli sette anni dalla mai completata riforma degli enti di area vasta, ogni pretesto sia buono per evitare in qualsiasi modo di far tornare i rappresentanti della cittadinanza protagonisti (sebbene in una forma che non ci piace affatto) della politica dei Liberi consorzi e delle Città metropolitane“.
Musumeci, si augura inoltre che “entro il 15 settembre prossimo non ci siano altre sorprese e si voti finalmente, affinché questi enti possano avere la loro legittima governance e che tali elezioni si possano svolgere sempre in autunno (dato che le consultazioni amministrative si svolgono generalmente per legge in primavera)“.
“Nel contempo lanciamo un appello alla Regione – aggiunge il segretario -, perché Amministrazione regionale ed Ars possano presto aprire un confronto finalizzato a disegnare un nuovo alveo di competenze definitive per le Città metropolitane ed i Liberi consorzi comunali, dando così in tempi brevi un corpo e un’anima (oltre che nuove risorse) a delle Amministrazioni che possono tornare ad essere fondamentali per tematiche come l’ambiente, il turismo, le politiche del territorio e lo sviluppo economico“.
“Bisogna voltare pagina – conclude Musumeci – anche per evitare che, come a Catania con la costante vertenza Pubbliservizi, in altri contesti provinciali vi siano criticità che sono strettamente connesse allo sbando in cui sono state portate fino ad oggi le ex provincie regionali. Come Ugl siamo fiduciosi, pur non nascondendo la nostra rabbia, che questo percorso e questa lunga agonia possa davvero trovare una conclusione positiva“.