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L'intervista

Sanità del futuro tra ospedale e territorio, Tobia: “La farmacia pilastro della salute pubblica” CLICCA PER IL VIDEO

martedì 26 Novembre 2024

Il mondo della farmacia ha vissuto una trasformazione radicale negli ultimi anni, consolidando un ruolo sempre più centrale nella tutela della salute pubblica.

La farmacia è diventata un’istituzione nel nostro Paese. Non solo un luogo dove si dispensano farmaci e consigli, ma un vero e proprio presidio sanitario in grado di offrire una vasta gamma di servizi, spesso salvavita. A dimostrarlo sono le 49 vite salvate nell’ultimo anno, su 3.875 esami effettuati nelle farmacie. Questo grazie al collegamento diretto con strutture autorizzate e alla tempestività degli interventi“.  A dichiararlo è Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma e presidente di Federfarma Palermo.

La telemedicina rappresenta uno dei capisaldi di questa evoluzione. “Soprattutto nelle aree più lontane dagli ospedali, il farmacista, grazie alla tecnologia, può essere il primo anello di una catena che salva vite – continua Tobia -. La fase sperimentale di questi servizi avrà la sua rendicontazione a dicembre, ma l’intenzione del governo è chiara: prorogare il progetto e, con il rinnovo della convenzione, rendere questi servizi accessibili a carico del Servizio Sanitario Nazionale”.

La Farmacia dei servizi

Negli emendamenti al disegno di legge di bilancio 2025, su cui la Commissione Bilancio della Camera sta proseguendo, si parla di proseguire la sperimentazione della Farmacia dei servizi. L’esame dell’articolo 57-bis (Estensione delle attività della farmacia dei servizi), infatti, apporta importanti modifiche alla legge di Bilancio 2018, prorogando la sperimentazione della Farmacia dei Servizi fino al 2025. Per sostenere l’espansione e la stabilizzazione delle attività, sono stati stanziati ulteriori 25,3 milioni di euro. Il testo prevede inoltre che, “in considerazione dei risultati positivi delle attività condotte,” il Comitato paritetico e il Tavolo tecnico valutino, entro il 30 settembre 2025, i risultati ottenuti per decidere l’eventuale istituzionalizzazione dei nuovi servizi.

La prima fase sperimentale avrà la sua rendicontazione per noi farmacisti nel dicembre di quest’anno, ma è chiara l’intenzione del governo di prorogarla. L’obiettivo è arrivare, con il rinnovo della convenzione di prossima attuazione, a permettere ai cittadini di recarsi in farmacia ed effettuare questi servizi a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Già in Liguria questa sperimentazione ha dato risultati significativi, riducendo le liste d’attesa per gli elettrocardiogrammi e altri servizi di telemedicina fino al 7% in un mese. Ciò semplifica la vita dei cittadini, evitando lunghe attese per esami che possono essere effettuati rapidamente in farmacia. In situazioni non emergenziali, invece di intasare i pronto soccorso, c’è sempre una farmacia vicina in grado di offrire questi servizi”.

La sanità territoriale e la collaborazione con gli altri professionisti

Nonostante queste innovazioni, le polemiche non mancano, soprattutto per il timore che i farmacisti possano invadere competenze di altri professionisti sanitari. Tobia, però, dissipa questi dubbi con chiarezza: “Il farmacista continuerà a fare il farmacista, così come il cardiologo e il biologo continueranno a svolgere le loro specifiche mansioni. La collaborazione tra le varie figure sanitarie è fondamentale, come indicato anche dal Dm 77, che prevede un rafforzamento della sanità territoriale. Il futuro della sanità italiana si basa su questa sinergia, con le farmacie che si affermano sempre più come presidi sanitari al servizio della collettività”.

L’evoluzione della farmacia, quindi, non è un elemento isolato, ma parte di una strategia più ampia per garantire un sistema sanitario più vicino ai cittadini.

“La farmacia è e sarà sempre un punto di riferimento per la salute, un luogo dove il cittadino può trovare risposte immediate e professionali. E questo ruolo sarà ancora più cruciale nel futuro della sanità italiana”, conclude Tobia.

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