Tanto è stato fatto, ma tanto c’è ancora da fare. Ieri il sindaco Roberto Lagalla ha presentato il resoconto delle attività svolte dalla sua Giunta in questa prima metà di mandato. Un’azione di governo della città che si è mossa su quattro capisaldi: tenuta dei conti, riorganizzazione del personale, potenziamento delle società Partecipate ed utilizzo dei fondi europei. Gran parte dell’attività amministrativa è stata finanziata infatti con risorse extracomunali, le quali costituiscono il principale elemento d’interesse anche per il prossimo futuro. Tutti i grandi investimenti, come la riqualificazione della costa o il sistema tram, passano da tali risorse. Progetti di lungo periodo ai quali il primo cittadino ha affiancato una serie di desiderata da realizzare entro metà mandato. Una lista di otto obiettivi nella quale rientrano varie tipologie di intervento: dalle infrastrutture alla rigenerazione urbana, passando per l’innovazione tecnologica.
Il raddoppio del ponte Corleone
In testa al libro dei desideri dell’Amministrazione Lagalla per i prossimi due anni e mezzo c’è il raddoppio del ponte Corleone. Della questione si sta occupando l’operaio mastro dei lavori pubblici di Palazzo delle Aquile, ovvero l’assessore Salvatore Orlando. Dopo aver portato a termine la riqualificazione della corsia lato Catania, il Comune prova adesso a potenziare la viabilità della Circonvallazione aggiungendo quattro nuove corsie, due per ogni viadotto sul fiume Oreto. Il costo complessivo dell’operazione si aggira intorno ai 17,5 milioni di euro, finanziati interamente con fondi regionali. Dopo mesi di operazioni burocratiche ed acquisto dei materiali di cantiere, fra cui la necessaria carpenteria metallica, i lavori sono partiti ad inizio dicembre. Il primo viadotto, quello lato Catania, dovrebbe essere pronto entro agosto 2025, mentre per la seconda tranche dei lavori bisognerà attendere almeno aprile 2026.
Il futuro del waterfront di Palermo
Nel documento presentato alla stampa, l’Amministrazione ha affermato di voler puntare su quattro capisaldi per la futura azione di governo. Uno dei questi è la valorizzazione del mare. Elemento che passa non solo dalla variante costiera (pratica in mano all’assessore Maurizio Carta), ma anche e soprattutto dagli investimenti sul futuro waterfront di Palermo. Un progetto molto ampio e che riguarda varie parti dei 27 chilometri del litorale palermitano. Ci sono i sette chilometri della Costa Sud, ma c’è anche il tratto dell’area Nord, il quale vedrà in futuro importanti investimenti come quello sull’ex Chimica Arenella tramite il progetto internazionale “Reinventing Cities”. C’è soprattutto la nuova interfaccia del porto di Palermo. Dopo la nascita del nuovo “quartiere d’acqua”, ovvero il molo trapezoidale, nell’area di competenza dell’Autorità Portuale sono in corso grandi manovre che, da qui alla prossima primavera, potrebbero già dare i primi frutti.
Attualmente, le maestranze incaricate dal presidente Pasqualino Monti stanno lavorando sul restyling dell’ingresso del porto di Palermo. Il costo complessivo degli scavi si aggira intorno ai 26 milioni di euro. Risorse interamente reperite all’interno di alcuni fondi ministeriali. Gli interventi sono iniziati l’8 maggio 2023 ed hanno visto la chiusura dell’ingresso centrale, ovvero il varco Amari. L’uscita dei croceristi è stato così spostata verso l’attiguo varco Sammuzzo, non senza qualche ripercussione sulla viabilità. Ciò, soprattutto, per l’ingente afflusso di mezzi turisti (pulmini, taxi e carrozze) sulle due sponde di via Francesco Crispi. Un “piccolo” prezzo da pagare in vista del futuro. L’idea alla base dell’intervento di restyling dell’interfaccia del porto di Palermo è quella di rendere il biglietto da visita della città maggiormente attrattivo, dotandolo di servizi e di verde urbano adeguato.
Lo stadio Renzo Barbera: la convenzione con il Palermo Calcio
Un altro grande obiettivo per i prossimi anni è quello di realizzare una nuova convenzione del Palermo Calcio sullo stadio Renzo Barbera. “Sia l’Amministrazione che il Palermo calcio hanno la stessa intenzione di riqualificare lo stadio, affinché diventi uno degli stadi più importanti d’Italia – ha sottolineato l’assessore Alessandro Anello durante la conferenza stampa -. Per fare questo stiamo lavorando sulla convenzione. Siamo in dirittura d’arrivo perché bisogna mettere appunto solo alcuni dettagli. L’intenzione è quella di mettere a disposizione lo stadio e anche le aree limitrofe, per far si che la Palermo calcio possa realmente svolgere le attività che vuole, oltre la partita. Ci sono anche i servizi annessi allo stadio che lo renderanno tra i migliori in Italia“. Tra le aree limitrofe, dichiara l’assessore, ci sarà l’ex Pallone di Italia ’90. Ma potrebbe non essere l’unica struttura coinvolta. La convenzione sarà invece di durata ultra-trentennale, con proroghe concesse in base agli investimenti sostenuti. Ma il nuovo documento, comunque vada, dovrà passare dal Consiglio Comunale.
Spazio a rigenerazione urbana ed innovazione tecnologica
La lista degli obiettivi da raggiungere entro fine mandato continua con la riqualificazione del parco della Favorita, la ristrutturazione della Fiera del Mediterraneo, i lavori di rigenerazione di piazza Mondello e il posizionamento di un innovation hub all’interno dei Cantieri Culturali della Zisa. Ed è proprio l’innovazione tecnologica ad ispirare un altro degli obiettivi dell’Amministrazione Lagalla del medio periodo, ovvero la creazione del portale “Legalileo”. Un provvedimento al quale il sindaco ha detto di tenere molto durante la conferenza stampa di metà mandato. Si tratta di una di piattaforma per tutte le stazioni appaltanti che aderiscono al protocollo di legalità. Facilita la raccolta di documenti ed informazioni richieste alle imprese che si aggiudicano gare d’appalto.
Ci sono gli obiettivi di lungo termine
Chiaramente, l’Amministrazione Lagalla guarda anche al lungo termine. A quello che verrà oltre i prossimi due anni e mezzo da sindaco di Roberto Lagalla, mandato bis permettendo. Fra i punti fermi di Palazzo delle Aquile c’è la valorizzazione della Costa Sud. Un progetto di lungo corso al quale in molti guardano, non solo sul fronte politico. Tutto passa dal corretto utilizzo delle risorse extracomunali. Un tesoretto da oltre 65 milioni di euro che vede coinvolti i progetti sul parco a Mare dello Sperone, sul porticciolo della Bandita e il relativo lungomare, sulla riqualificazione della costa del fiume Oreto e sul ripristino ambientale del parco Libero Grassi. Un intervento, quest’ultimo, che ha subito diversi ritardi burocratici ma che, stando alle ultime previsioni dell’assessore Alongi, dovrebbe partire nel mese di gennaio.
C’è poi la rivoluzione che attende la mobilità sostenibile in città. Anello ferroviario, passante ferroviario ma soprattutto tram. Il “trenino” tanto caro all’ex Amministrazione Orlando rimane in cima anche all’agenda di Roberto Lagalla. La visione però è decisamente diversa. Accantonata la pratica degli scavi su via Roma e via Libertà, l’ex Rettore e l’assessore Maurizio Carta hanno deciso di dare priorità alle tratte C e B. La prima, in particolare, dovrebbe vedere avviarsi i primi scavi già ad inizio 2025, ma gli interventi in questione potrebbe terminare ben dopo la fine dell’attuale mandato da sindaco di Roberto Lagalla. Una lista che proseguirà con le linee A2, E1 ed F.
Un modo per chiudere il cerchio su un’opera che, oggi, pesa interamente e in negativo sulle casse di Amat. Un maxi-progetto al quale si affianca la realizzazione e la riqualificazione di 20 parcheggi d’interscambio. L’idea è quello di convincere i palermitani a lasciare a casa l’auto. Un’impresa non facile. Per farlo, l’Amministrazione intende realizzare un pacchetto complessivo da 10.400 auto. Ma i tempi sono lunghi. E due anni e mezzo non basteranno per vedere realizzato tutto. Servirà più tempo. Ma non è detto che a vedere l’alba di quel giorno non sia proprio chi, oggi, ricopre il sindaco della città.