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La comunicazione

Deposito rifiuti radioattivi a Trapani, l’amministrazione Tranchida rilancia nuove osservazioni al sito individuato a Fulgatore

martedì 24 Dicembre 2024
Giacomo Tranchida

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica in data 26 novembre ha attivato il Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) della Proposta di Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI) ad ospitare il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi incluso in un Parco Tecnologico.

In data 5 gennaio 2021, a Fulgatore, frazione del comune di Trapani, era stato individuato uno dei 67 siti potenzialmente idonei per la realizzazione del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi, così come a Calatafimi Segesta e altri due in Sicilia erano ubicati in provincia di Palermo e Caltanissetta.
Il 15 dicembre 2023, nonostante le copiose osservazioni, il sito di Fulgatore diventa Area Idonea assieme a Calatafimi Segesta, unici due rimasti in Sicilia su 51 a livello nazionale.
Nel 2024, le due amministrazioni di Trapani e Calatafimi hanno organizzato diverse manifestazioni di confronto e protesta a Segesta, a Fulgatore, a Piazza Vittorio Emanuele assieme agli studenti della provincia di Trapani, alle organizzazioni sindacali e del comparto produttivo e a tutti i Sindaci compresi alcuni Deputati.

Va premesso che la precedente Giunta Regionale con Delibera n. 211 del 27 maggio 2021, aveva stabilito di apprezzare il contenuto delle relazioni elaborate, in opposizione alla “Realizzazione Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e del Parco Tecnologico“, dai vari Enti coinvolti, assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, dal Dipartimento Regionale dell’Agricoltura, dall’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia, dall’ ARPA Sicilia, dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Trapani, dall’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Trapani, dell’Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia, dal Comitato Amministratori Regione Siciliana (CARS) dalla SO.SVI.MA S.p.A. dal GAL ELIMOS, dalla SICINDUSTRIA delegazione di Trapani etc) riferita ciascuno ai quattro siti siciliani tra cui in particolare TP11, che ricade nel territorio del Comune di Trapani.

Ciò ha consentito di contestare in maniera decisa la valutazione di SOGIN S.p.A, al fine dell’esclusione dei predetti siti siciliani dalla “Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee” (CNAPI).
Altresì la Giunta Comunale di Trapani, con Delibera n. 221/2021, ha condiviso il contenuto delle relazioni dei vari Ordini Professionali quali Ordine degli Ingegneri della Provincia di Trapani, Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Trapani, Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia in riferimento alla non idoneità del sito TP 11 individuato nel comune di Trapani.

Ad oggi, atteso che in data 26/11/2024 il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha comunicato l’avvio della consultazione sul Rapporto Preliminare, il comune di Trapani ha organizzato un tavolo btecnico coordinato dall’assessore Giuseppe Pellegrino e coadiuvato dalla Dottoressa Rosaria Montalbano già responsabile del Suap di Trapani e del Geologo Francesco Criscenti componente della commissione di valutazioni ambientali del comune di Trapani.
Il gruppo di lavoro ha confermato, ancora una volta, i contenuti delle citate relazioni stilate dai vari Enti e Ordini professionali che sono stati allegati alla osservazione presentata al Ministero dell’Ambiente.

L’Osservazione ha concentrato l’attenzione su particolari criticità presenti ad oggi nell’area TP11:
L’intera area TP 11 è attraversata longitudinalmente dall’acquedotto “Montescuro Ovest” di primaria importanza per l’approvvigionamento idrico dell’interland trapanese; é stato realizzato e oggi completato sin dall’autunno 2022, in parte all’interno dell’area TP11, il parco eolico denominato “Parco Eolico Fulgatore”. Quattro pali su 9 ricadono all’interno dell’Area idonea a detta della SOGIN…

La litologia dell’area è rappresentata da: Depositi terrigeni fluvio deltizi: argille sabbiose con lenti di sabbie, arenarie e conglomerati; sabbie arenarie grigio giallastre a stratificazione incrociata, con intercalazioni di livelli pelitici e conglomeratici; conglomerati bruno rossastri costituiti da elementi arrotondati di natura silico arenacea e calcarea, variamente intercalati: “Formazione Cozzo Terravecchia”.

Spessore otre 150-200 m. Età: Tortoniano sup – Messiniano Inferiore. Il modello idrogeologico, che ne emergere, sarebbe quello di una “plurifalda confinata” (acquiferi sovrapposti e confinati superficiali e profondi, in alcuni casi anche in pressione) il cui gradiente, dovuto sia alla pressione litostatica che all’altitudine della fascia di alimentazione, appare tanto più consistente quanto più profondi risultano gli orizzonti idrici. Non si esclude inoltre la possibilità di innalzamento del livello piezometrico della falda fino al p.c., soprattutto in periodi dell’anno particolarmente piovosi. “Quanto sopra rappresenta un litotipo a luoghi particolarmente permeabile e quindi l’area di cui in oggetto, macroscopicamente sensibile al deposito dei rifiuti radioattivi – non idonea – queste analisi litologiche sono state indicate dal Geologo Francesco Criscenti (libero professionista con ampia competenza ambientale) componente della commissione delle valutazioni ambientali del comune di Trapani“.

L’area del sito Tp 11, così come quella del TP 9 ricadono all’interno del Parco Nazionale delle Egadi e del Litorale Trapanese istituito con decreto legge 159 del 1 ottobre 2007, convertito nella legge n. 222 del 29 novembre 2017, art. 26 comma 4- septies. Nel gennaio del 2022 i Sindaci dei comuni interessati hanno manifestato al Ministero dell’Ambiente l’interesse alla ripresa del procedimento istitutivo del Parco Nazionale delle Egadi e del Litorale Trapanese.
Il sindaco Tranchida ed il Sindaco Gruppuso, sostenuti dagli altri 23 Sindaci hanno chiesto in questi mesi del 2024 al Presidente Schifani in diretto confronto per continuare l’azione di contrasto tecnico e politico per far emergere la non idoneità dei siti siciliani per il Deposito Nazionale datata 2021.
Le due amministrazioni di Trapani e Calatafimi Segesta , nonostante il lungo tempo decorso dalla richiesta e reiterati solleciti, hanno comunque accolto l’invito del Presidente Schifani per tramite l’Assessore al Territorio e Ambiente On. Avv. Giuseppa Savarino lo scorso 16 dicembre presso gli uffici dell’Assessore, al fine di formulare e condividere le più opportune osservazioni sul procedimento di Valutazione Ambientale Strategica relativo alla proposta di Carta Nazionale delle aree idonee (CNAI) ad ospitare il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi in un Parco Tecnologico.

L’assessore Savarino durante l’incontro ha comunicato il massimo impegno alla predisposizione di idonee e adeguate osservazioni per dimostrare la non idoneità dei due siti siciliani rimasti fra gli idonei.
Tra i punti fondamentali che la Regione ha ribadito di prendere in considerazione vi è l’interesse, unitamente al Governo Nazionale di raggiungere nel più breve tempo possibile l’attivazione concreta del Parco Nazionale delle Egadi e del Litorale Trapanese, sancendo definitivamente l’esclusione dei siti Tp9 e Tp11 dalla carta nazionale dei siti idonei a realizzare il sito nazionale dei rifiuti radioattivi, nucleari e Parco Tecnologico.

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