“Vediamo quello che deciderà il Governo, credo che la misura adottata sarà omogenea in tutta Italia. Siamo in attesa di conoscere quale sarà la natura del provvedimento del Governo nei dettagli e siamo d’accordo sul fatto che non bisogna abbassare la guardia. Il calo di tensione determinerebbe un passo indietro“. Così il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, a margine di un incontro al Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo, in riferimento alla possibile zona rossa a livello nazionale nel periodo delle festività di Pasqua.
“Se la chiusura avverrà nelle giornate pasquali – sottolinea il governatore – potremo immaginare subito dopo una graduale ma inarrestabile riapertura. Spero che presto possano arrivare i sostegni per gli operatori economici – aggiunge Musumeci – che potrebbero anche accettare un periodo di ulteriore chiusura ma hanno bisogno di ossigeno per ripartire”.
“I contagi persistono in tutta Italia, la Sicilia è una delle regioni in cui si sta meglio. Se poi vogliamo essere nemici di noi stessi, facciamolo pure. Noi siamo zona gialla e lo siamo ampiamente, ma essere prudenti non è mai troppo“, ha proseguito il governatore.
“Abbiamo riscontrato un leggero aumento dei contagi negli ultimi tre giorni – aggiunge il governatore – ma se penso ai numeri di due mesi fa, quando si arrivava a duemila contagi al giorno, mi viene da pensare che ci sia stata e continua a esserci una condotta collettiva improntata alla responsabilità”.
E sulle recenti istituzioni di sei nuove zone rosse sul territorio siciliano: “Quando il dipartimento di prevenzione e sindaco evidenziano la necessita’ di dover chiudere, la firma dell’ordinanza per la zona rossa diventa inevitabile. Per fortuna – sottolinea Musumeci – si tratta di interventi a macchia di leopardo, ci auguriamo che il fenomeno non si estenda”.