Disservizi nelle postazioni del 118 nei comuni siciliani. Il presidente della commissione Affari istituzionali Ignazio Abbate ha scritto al presidente della Seus Riccardo Castro, la struttura organizzativa pubblica per gli interventi di servizio sociale professionale nelle situazioni di emergenza e urgenza personale e familiare.
Nella missiva Abbate segnala una serie di disservizi che si è creata dal primo di marzo, a seguito dell’emissione di una nota inerente la pianificazione dell’organizzazione del lavoro del personale addetto ai servizi di emergenza urgenza sulle ambulanze. Tale direttiva è stata emanata dal direttore NUE 112 Sicilia, Area operativa regionale SEUS 118. Si tratta di una direttiva che, dalle prime testimonianze raccolte nei vari territori, avrebbe determinato una disfunzione delle postazioni del 118 tanto da lasciare sprovvisti molti comuni siciliani dell’ambulanza di presidio permanente per il soccorso di emergenza-urgenza. Dipende sempre dall’emanazione di questa direttiva il problema che il personale addetto alle ambulanze stenta a programmare efficacemente sostituzioni e riposi, dovendo garantire nel frattempo anche i servizi programmati. Pertanto basta l’assenza di una sola unità lavorativa a generare il fermo tecnico delle ambulanze.
“E’ inspiegabile – il deputato regionale della Dc – che giornalmente i territori vengano privati di servizi essenziali per cui la comunità mette a disposizione le risorse, solo per l’incapacità di saper gestire il proprio personale, causando disservizi e mettendo in pericolo la vita dei cittadini siciliani. Ho scritto al presidente Seus 118 chiedendogli di rivedere tale disposizione, in modo da poter produrre una più razionale organizzazione interna del personale di ogni singola provincia e di garantire ogni singola postazione del personale necessario per espletare il servizio per cui sono stati contrattualizzati”.
