Dopo oltre un anno di proteste, la vertenza dei lavoratori Amat si starebbe avviando verso la conclusione. I rappresentanti di cinque sigle sindacali hanno incontrato ieri pomeriggio la governance della società guidata dal presidente Giuseppe Mistretta. Un confronto dai toni distesi, riferisce qualcuno dei presenti, favorito dalla recente approvazione del piano industriale da parte della Giunta Comunale. Via libera che sostanzialmente avrebbe permesso di redigere un accordo per chiudere la partita su una vertenza che ha portato, negli ultimi diciotto mesi, a ben cinque scioperi consecutivi.
L’accordo fra i lavoratori e la governance di Amat
L’accordo sarebbe stato sottoscritto da sei sindacati su sette. L’unico gruppo a non aver firmato sarebbe quello della Cgil. Sigla che si sarebbe presa 48 ore di tempo per valutare l’accordo. Secondo fonti sindacali, il patto si baserebbe su cinque punti cardine. Fra questi figurano il passaggio a full-time di tutti gli ausiliari del traffico, la creazione di un buono pasto da 6 euro ottenibile da coloro i quali effettuano un turno di lavoro da almeno sei ore, l’indennità domenicale da 15 euro per gli autisti (la quale si aggiunge ai bonus già presenti), la rimozione del rientro pomeridiano per i dipendenti amministrativi e l’elaborazione di un’assicurazione destinata a tutelare i lavoratori dal rischio di non autosufficienza.
Nel primo trimestre del 2026 si tireranno le somme
Le parti, inoltre, si impegnerebbero a ricontrarsi entro il primo trimestre del 2026. Ciò per monitorare gli effetti dell’accordo e per valutare integrazioni che potrebbero generarsi a seguito di un riscontrato andamento positivo sotto il profilo gestionale, aziendale e sulla base dei risultati ottenuti nel corrente esercizio 2025. In ogni caso, andrebbe eslcuso da ulteriori incentivi il personale che durante il periodo fra il 1 aprile e il 31 dicembre avrà superato il limite di 5 giorni di assenze nei turni domenicali e festivi per malattia, legge 104 e congedi pagati. Deterrente necessario a colmare i vuoti di personale riscontrati nell’ultimo periodo. Qualora l’accordo venga ufficializzato, ovviamente verrebbero cancellate tutte le ulteriori proteste future.
Revocato lo sciopero del 31 marzo
In seguito alle sottoscrizione dell’accordo, i rappresentanti sindacali di Cisal (Fabio Daniesvalle), Cobas (Carlo Cataldi), UilTrasporti (Alfredo Montalto), Cisl (Davide Traina), Ugl (Corrado Di Maria) e Orsa (Giuseppe Taormina) hanno comunicato l’intenzione di revocare lo sciopero calenderizzato per il 31 marzo. La decisione sarebbe stata già comunicata alle autorità competenti.