Un’attesa lunga dieci anni. Piazza Sant’Oliva tornerà a breve ad ospitare il passaggio di auto e moto. La storica area alle spalle del teatro Politeama è stata liberata questa mattina dal cantiere necessario ad eseguire i lavori dell’anello ferroviario. La ditta D’Agostino ha completato infatti il rifacimento della sede stradale. Fatto che permetterà un collegamento diretto fra la stessa piazza Sant’Oliva e la vicina via Dante.
Asfalto completato, spuntano le strisce blu
Il ritocco finale è stato apportato con la posa del nuovo asfalto. E nemmeno il tempo di far raffreddare la pece che sulla sede stradale sono spuntate le strisce blu. Diciotto stalli a pagamento, disposti su entrambi i lati della carreggiata, disponibili al costo di un 1 euro l’ora. A gestirli non sarà il Comune, ma una ditta privata affidataria del servizio in città, così come riportato dalla cartellonistica apposta sul limitrofo marciapiede. Un nuovo corso del servizio a pagamento messo nero su bianco anche all’interno del nuovo piano industriale di Amat.
Quello dei parcheggi non è un tema secondario. Soprattutto in un’area, come quella del centro città, si ritrova piena di uffici pubblici e luoghi d’interesse. E diversi residenti e cittadini che si trovano a passare in zona notano anche un altro problema da risolvere. Una piaga che affligge altre aree della città. I parcheggiatori abusivi. I soliti personaggi che richiedono una sorta di pizzo al fine di lasciare in pace i mezzi dei malcapitati che hanno la sola colpa di lasciare la propria auto in quella zona.
Proseguono i lavori alla fermata Politeama
Il nuovo corso della viabilità è diventato oggi effettivo, con i primi controlli della polizia municipale in zona. Discorso diverso riguarda i lavori relativi all’anello ferroviario. Completato anche il rifacimento del marciapiede laterale, le maestranze della ditta D’Agostino hanno arretrato e ristretto il perimetro del cantiere, precludendo l’ingresso all’area in cui si sta lavorando alla futura fermata Politeama. Gli interventi, al momento, stanno interessando gli accessi alla futura stazione e l’installazione dei servizi telematici.
Il condizionale sulla data di fine lavori è d’obbligo. L’opera, negli anni, è stata contraddistinta da un’enorme serie di ritardi. I lavori sono infatti partiti nel lontano 2014 e si sarebbero dovuti concludere entro 1089 giorni. Tradotto, facendo due conti, nel giro di tre anni. Nel frattempo però, sono subentrati una serie di imprevisti. A cominciare dal fallimento di Tecnis, vecchia ditta incaricata dell’appalto, passando poi per l’emergenza covid e per la necessità di aggiornare il prezziario dell’intervento a causa dell’inflazione dei materiali dettata dalla guerra in Ucraina. Si arriva così ai giorni nostri, ovvero all’attuale stato di avanzamento del cantiere. Se sarà possibile o meno rispettare l’ennesima deadline dei cantieri del semi-anello inferiore, a dirlo potrà essere soltanto il tempo.