La procura di Palermo, coordinata da Maurizio de Lucia, ha disposto il fermo di due cittadini del Bangladesh accusati di apologia ed istigazione a commettere delitti legati al terrorismo. I due, rispettivamente di 21 e 18 anni, hanno diffuso materiale di propaganda dello Stato islamico e inneggiato al jihad, al martirio e all’uso della violenza.
Il gip ha disposto per entrambi gli arresti domiciliari con obbligo di indossare il braccialetto elettronico. I due fermati, a cui il gip ha concesso ai domiciliari, sono Himel Ahmed e Munna Tapader. Secondo l’accusa, in più occasioni avrebbero pubblicamente fatto apologia di delitti in materia di terrorismo, inneggiando, esaltando e istigando la violenza come strumento di lotta contro l’occidente e condividendo sui profili social materiale contenente richiami al jihad e alla “severa punizione” da infliggere ai miscredenti. L’indagine, coordinata dalla Dda, è stata condotta dalla Digos di Palermo.