Una primavera calcistica molto nera e decisamente poco rosa. Per i tifosi del Palermo non è stata un’annata facile. La stagione si è conclusa come peggio non si poteva. La sconfitta di Castellammare di Stabia, ultima di una lunga serie di questa sfortunata stagione, ha segnato l’eliminazione dei rosanero al primo turno dei playoff che valevano la promozione in serie A. Insomma, chi si augurava in una pronta risalita nella massima serie è rimasto deluso. Sono tanti i tifosi che, soprattutto in queste ultime partite, hanno manifestato civilmente tutto il proprio disappunto. Fatto che costringerà la proprietà a riprogrammare tutto e a ripartire da zero.
Sul fronte extracalcistico invece, il bicchiere si può definire mezzo pieno. La nuova convenzione da sottoscrivere fra l’Amministrazione Comunale e la società rosanero ha vissuto più di qualche stop. L’ultimo è arrivato in seguito al parere del ragioniere generale Bohuslav Basile. Giudizio in base al quale il tecnico ha vincolato il proprio parere favorevole ad alcune modifiche sostanziali. Una di queste è la necessità di ricorrere ad un piano di fattibilità. Documento che funge da fondamento per tutto l’impianto di una convenzione ultradecennale. Atto che richiede tempi tecnici lunghi.
In attesa di ciò, il sindaco Roberto Lagalla si è impegnato ad effettuare la proroga dell’attuale convenzione vigente. Ciò per garantire la continuità dei lavori in corso sullo stadio Renzo Barbera e per proseguire sulla strada dei buoni rapporti instaurati fra Palazzo delle Aquile e viale del Fante. Operazione che dovrebbe avvenire entro la fase estiva attraverso un passaggio in giunta. La proroga infatti, a differenza di un nuovo schema di convenzione, non prevede di interpellare il Consiglio Comunale. Fatto che riduce i tempi burocratici.
Il tema più urgente: l’agibilità sportiva dell’impianto
Ma le attuali acque agitate nella maggioranza impongono prudenza e un nuovo rinvio non è da escludere. Ciò alla luce dell’attuale scadenza fissata al 30 giugno 2026. Sul fronte operativo invece, c’è una questione da trattare con urgenza, ovvero l’agibilità dello stadio Renzo Barbera. Qualcuno si potrebbe chiedere: ma la certificazione d’idoneità statica a cosa è valsa? Per spiegarlo in parole povere, la struttura sportiva ha ottenuto il via libera sotto il profilo amministrativo. Adesso bisognerà adeguarla alle specifiche esigenze degli eventi sportivi, in particolare delle regole imposte dalla Figc per giocare nel professionismo.
“Dove giocherà il Palermo il prossimo anno?“. E’ questa la domanda che impazza tra i tifosi, dopo le notizie preoccupanti delle scorse settimane. Il club, in attesa di certezza starebbe, infatti, vagliando alcuni possibili impianti sostitutivi e in regola con le condizioni e i parametri imposti per giocare in serie B. Il Dino Manuzzi di Cesena o il Bluenergy Stadium di Udine sono solo due delle idee circolate. Anche se le opzioni sopracitate vanno considerate in un’ottica di extrema ratio e vanno per questo considerate come mere ipotesi.
Dove giocherà il Palermo il prossimo anno?
Ma andiamo con ordine. Esattamente un mese fa, l’annuncio della fumata bianca sul collaudo aveva fatto tirare un sospiro di sollievo ai tifosi. L’accordo raggiunto già lo scorso 10 ottobre, poi la lunga maratona per portare a termine i lavori entro la data prestabilita, fino ad arrivare allo scorso 14 aprile. Il documento, che elenca nel dettaglio tutti gli interventi passati, presenti, ma anche e soprattutto futuri, oltre quelli ancora da completare, aveva sancito l’agibilità statica dell’impianto di viale del Fante (CLICCA QUI). Un primo passo a cui però dovrà aggiungersi l’agibilità sportiva, rilasciata secondo le linee guida dalla Figc.
Secondo voci di Radio Palazzo il dialogo tra le tre parti (Comune, Palermo calcio e Lega) sarebbe in corso già da un po’ di tempo. La data da cerchiare in rosso, imprescindibile per la decisione finale e affinché la squadra rosanero possa giocare il prossimo campionato senza problemi tra le mura domestiche del Renzo Barbera, è fine maggio, più precisamente giorno 27.
Servono ulteriori lavori
La Lega, infatti, avrebbe evidenziato degli interventi extra, anche rispetto a quelli incompiuti e trascritti all’interno del documento relativo al collaudo. Lavori, ancora da definire nel complesso, che si attesterebbero intorno ad un valore compreso tra i 700mila e gli 800mila euro e che andrebbero portati a termine prima dell’inizio del campionato. In tal senso, l’Amministrazione starebbe lavorando per elaborare una calendarizzazione e permettere alla squadra di disputare le partite casalinghe al Renzo Barbera, tra le braccia e il calore dei propri tifosi.
“Sono stati chiesti altri interventi propedeutici all’utilizzo dello stadio Renzo Barbera nella prossima stagione calcistica. La problematica relativa alla staticità è stata superata. L’agibilità sportiva, viceversa, è un percorso che ha una certa un’urgenza, ma non così tanta come invece sarebbe stato se la stagione calcistica del Palermo fosse finita diversamente. Quello che è certo, e che abbiamo più volte manifestato, è che sia l’Amministrazione attiva che il Consiglio comunale sono pronti a fare tutto quello che è necessario“, hanno dichiarato i consiglieri del gruppo Oso Giulia Argiroffi e Ugo Forello.
Gli esponenti d’opposizione a Sala Martorana hanno sottolineato come il “Consiglio comunale, attraverso anche una proposta che abbiamo già rappresentato all’assessore, è pronto eventualmente a stanziare le somme che servirebbero. Non sappiamo ancora con precisione di che cifre si parla, ma siamo assolutamente disponibili a coprirne il costo, attraverso una variazione di bilancio che può essere fatta in qualsiasi momento e in maniera assolutamente celere“.
La concessione resta al palo
Nulla all’orizzonte, invece, per quanto concerne la nuova concessione dalla durata di 80 anni. Il sindaco Roberto Lagalla ha rassicurato sulle tempistiche, ma i punti di domanda, giorno dopo giorno, sono sempre più numerosi. In prima battuta bisogna ancora apportare delle modifiche con gli emendamenti tecnici. Limature necessarie ad adattare l’atto a quanto chiesto dal ragioniere generale del Comune di Palermo Bohuslav Basile. Fatto ciò, il più sarà fatto. Poi servirà soltanto la convergenza politica necessaria. Tutti, a parole, si sono detti pronti ad approvare il documento, ma in questo 2025 Sala Martorana ha varato poche delibere.
Lo stop è coinciso anche con un’altra importante novità, il decreto stadi. Un fondo da oltre cinque miliardi di euro destinato all’aggiornamento degli impianti sportivi di tutto il Bel Paese. Ciò in vista degli Europei del 2032 che l’Italia organizzerà in compartecipazione con la Turchia. Un pacchetto in cui potrebbe rientrare anche lo stadio Renzo Barbera, vista anche la volontà condivisa da parte di tutti gli attori istituzionali di rilanciare la struttura posta alle spalle di Monte Pellegrino. Sul tema era intervenuto anche il ministro Andrea Abodi, fiducioso sul futuro del Palermo e dell’impianto di viale del Fante (CLICCA QUI).
E proprio il titolare del dicastero dello Sport ha sottolineato la necessità, per un investimento di lungo corso come quello che vuole fare il City Group e manifestato all’interno della nuova convenzione, di ricorrere ad un piano di fattibilità. Un documento programmatico che scandisca i tempi di un rapporto che si pone di essere ultradecennale. Intanto si procederà al rinnovo dell’attuale schema vigente. Fatto che, secondo il sindaco Roberto Lagalla, dovrebbe avvenire entro l’estate.