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La nuova Mecca degli acquirenti esteri

Sicilia al vertice del mercato immobiliare internazionale: boom di richieste da parte degli stranieri nel 2024

martedì 27 Maggio 2025
Ortigia Siracusa

Nel 2024, la Sicilia si è affermata come una delle mete predilette dagli acquirenti internazionali in cerca di una seconda casa, registrando un incremento del 18,07% nelle richieste rispetto all’anno precedente. Secondo il report annuale di Gate-away.com, il portale immobiliare italiano dedicato esclusivamente agli acquirenti esteri che vogliono comprare una casa in Italia,.

La regione ha superato altre destinazioni italiane, attirando l’interesse di compratori provenienti principalmente dagli Stati Uniti, Regno Unito e Germania. E Siracusa supera Palermo, diventando la provincia siciliana più ambita dai compratori stranieri.

 

Chi osserva la Sicilia da lontano – da una finestra di Brooklyn, da un villaggio svedese o da una città canadese – non vede solo una cartolina, ma un rifugio possibile, una promessa di vita diversa. Un luogo dove ricominciare, o semplicemente rallentare. Così cresce, anno dopo anno, l’interesse degli stranieri verso quest’isola complessa e irresistibile, che continua ad attrarre chi cerca qualcosa che altrove non esiste più: il tempo per vivere davvero.

IlSicilia.it ha analizzato i dati del report a livello siciliano e italiano.

 

Sicilia, la nuova Mecca degli acquirenti esteri: +18% di richieste nel 2024

 

La Sicilia continua ad attrarre sguardi e sogni da ogni angolo del mondo. Tra mare cristallino, paesaggi intatti e borghi ricchi di storia, la regione non è solo una meta turistica, ma sempre più un approdo per chi cerca casa all’estero. Nel 2024 si è registrato un incremento del 18,07% nelle richieste da parte di acquirenti stranieri, confermando un trend in ascesa che, secondo il portale Gate-away.com, la pone ai vertici nazionali insieme all’Emilia-Romagna per performance annuali.

A trainare l’interesse sono soprattutto i cittadini statunitensi, che da soli rappresentano oltre il 30% delle richieste totali verso la Sicilia. Ma il dato più interessante riguarda la crescita di altre nazionalità: il Regno Unito ha fatto segnare un +26%, mentre la Germania è balzata in avanti con un +31% rispetto all’anno precedente. È però il Nord Europa a sorprendere maggiormente: le richieste provenienti dalla Svezia sono raddoppiate, con un +106%, seguite dalla Norvegia che ha segnato un +95,83%.

Il fenomeno va letto alla luce di un crescente desiderio di cambiare vita, magari trasferendosi in un luogo dove il clima è mite, i ritmi sono più lenti e la qualità della vita è ancora legata alla dimensione umana dei rapporti sociali e del paesaggio.

Analisi delle città capoluogo e comuni: Siracusa supera Palermo

Sul piano interno alla regione, si assiste a un interessante rimescolamento delle preferenze. Siracusa supera Palermo, diventando la provincia più ambita dai compratori stranieri. Con il 23,72% delle richieste totali e una crescita annua del +24,66%, la città aretusea si conferma un punto di riferimento per chi sogna una casa vista mare e una quotidianità immersa nell’arte barocca e nella natura. Palermo, storicamente al primo posto, si ferma al 21,88%, a seguire troviamo Catania (16,9%) e Trapani (10,4%). Messina, Ragusa, Agrigento, Caltanissetta ed Enna completano il quadro.

Tra queste spicca Ragusa, che registra la crescita più marcata dell’intera regione: +78,47% rispetto al 2023. Un segnale inequivocabile che conferma la riscoperta di territori fino a ieri rimasti fuori dai radar del mercato immobiliare internazionale.

Anche l’analisi sui singoli comuni offre spunti interessanti. In testa c’è Caltagirone, nel catanese, celebre per la ceramica ma ora anche per l’interesse immobiliare. Seguono due gioielli del siracusano: Noto e Pachino. Proprio quest’ultima registra il balzo più impressionante: +74,59% di richieste in un solo anno. Siracusa città figura comunque tra i primi cinque comuni più richiesti. Si tratta di località che uniscono storia, mare e patrimonio architettonico, e che sempre più si stanno trasformando in mete ideali per un nuovo stile di vita post-pandemico, lontano dalle metropoli e a misura d’uomo.

La città di Palermo merita un discorso a parte. Sebbene non sia più la provincia con il maggior numero di richieste, rimane una delle più apprezzate. Le richieste registrate nell’intero anno provengono in gran parte dagli Stati Uniti, con quasi il 39% del totale. Seguono la Germania, l’Italia (in questo caso, si tratta di stranieri che inviano richieste mentre soggiornano nel paese), la Svezia, il Regno Unito, il Canada e la Francia.

Le tipologie preferite restano le case indipendenti, seguite da ville e appartamenti, mentre la fascia di prezzo più gettonata si conferma quella sotto i 100 mila euro, che supera il 65% delle richieste totali. Il valore medio delle abitazioni richieste nel capoluogo si attesta a 191.256 euro, in aumento del 37,18% rispetto all’anno precedente, segno che Palermo conserva comunque un appeal crescente, probabilmente anche grazie a una rinnovata vitalità culturale e turistica.

I DATI DI PALERMO

Quali sono gli immobili richiesti?

Dal punto di vista delle caratteristiche degli immobili richiesti, si conferma una netta prevalenza per le abitazioni indipendenti, seguite da ville e appartamenti. La fascia di prezzo più ricercata è quella fino a 100 mila euro, che da sola copre oltre la metà delle richieste (57,27%), mentre il segmento tra 100 e 250 mila euro raccoglie un ulteriore 22,49%. Gli immobili più costosi, sopra il milione di euro, rappresentano appena il 4% del mercato.

Questo evidenzia come l’acquirente tipo sia alla ricerca di un buon affare o di una seconda casa da vivere con tranquillità, piuttosto che di una proprietà di lusso.

La preferenza va anche agli immobili già abitabili o restaurati, che rappresentano quasi i due terzi delle richieste. Le metrature predilette sono quelle superiori ai 120 metri quadri, ma non mancano domande anche per immobili più compatti, soprattutto tra gli 80 e i 100 mq. Quanto al numero di camere, prevalgono le case con due o tre stanze da letto.

Interessante il dato sul valore medio degli immobili richiesti, che in Sicilia si attesta a 222.372 euro, in calo del 9,96% rispetto al 2023. Ciò potrebbe suggerire una maggiore attenzione al budget da parte degli acquirenti oppure un mercato che sta ricalibrando i prezzi per venire incontro alla domanda.

Intervistato da ilSicilia.it,  Simone Rossi, cofondatore di Gate-away.com, dichiara che “i numeri del 2024 sul fronte delle richieste confermano l’interesse dei cittadini da tutto il mondo per l’Italia ed in particolare per la Sicilia grazie al suo inestimabile patrimonio culturale e naturalistico”.

Simone Rossi

“Come registriamo da oltre 15 anni di attività del portaleprosegue Rossil’interesse per le case italiane provenienti dall’estero è in costante crescita. Spesso questo risultato di visibilità è il frutto del buon lavoro e di un’adeguata promozione fatta sul territorio da parte delle agenzie immobiliari. Le performance di regioni come la Sicilia e la ribalta all’estero di paesini sconosciuti ai più ne sono la prova”.

“Senza dubbioconclude Rossigli acquirenti stranieri sono un volano per l’economia locale; la loro presenza permette la valorizzazione e la riscoperta di borghi e territori che, altrimenti, rimarrebbero ai margini dei flussi turistici e immobiliari. Per questo motivo investire in questo mercato rappresenta una grande opportunità per chi deve vendere casa da privato o per chi gestisce un’agenzia immobiliare”.

 

L’Italia resta il sogno degli stranieri: boom di richieste di immobili dagli USA e dal Nord Europa

Secondo il report del portale Gate-away.com, l’Italia continua a esercitare un fascino irresistibile sugli acquirenti stranieri in cerca di una seconda casa. Con il 53% delle preferenze, l’Italia stacca nettamente concorrenti mediterranei come Spagna (22,3%) e Portogallo (17,8%), confermandosi al primo posto tra le destinazioni più desiderate a livello internazionale per l’acquisto di una casa all’estero.

 

Chi sono e perché scelgono l’Italia

Il profilo dell’acquirente tipo è chiaro: over 56, spesso pensionato, con un titolo di studio universitario (oltre il 40%) e un forte desiderio di cambiare vita. Oltre il 30% proviene dagli Stati Uniti, seguiti da Germania (11,2%) e Regno Unito (9%). Ma crescono le richieste anche da Canada, Paesi Bassi, Svezia e Australia, segno di un interesse trasversale che coinvolge tutto l’Occidente.

A spingere verso l’Italia sono soprattutto la qualità della vita (citata da oltre il 70%), il patrimonio culturale e naturale, e la voglia di un quotidiano più “umano”. Per molti acquirenti è anche una questione identitaria: ritrovare le proprie radici italiane è un fattore determinante nella scelta.

 

Budget, tempi e modalità

Il mercato si polarizza: il 33,6% ha un budget tra 101.000 e 250.000 euro, ma cresce la fascia più bassa, con il 23,1% sotto i 100.000 euro (era il 17% nella rilevazione precedente). Segno che aumenta anche l’interesse per aree meno centrali o prestigiose ma più accessibili.

Il 37% degli utenti intende concludere l’acquisto entro un anno, e un ulteriore 36% entro due anni. Interessante la destinazione d’uso: il 46% compra casa in vista della pensione, mentre un 30% la vede come occasione per cambiare vita, il 16% come casa vacanza e un piccolo 6% come investimento.

 

Cosa li spinge a lasciare il proprio Paese?

A motivare il trasferimento non c’è solo l’Italia come sogno, ma anche la delusione verso la situazione interna del proprio Paese: il 50,8% dichiara di voler migliorare la propria qualità della vita, e il 37,9% è insoddisfatto della politica locale. Tra gli americani, questa percentuale sale al 52,5%.

 

Gli ostacoli: burocrazia e timori geopolitici

Nonostante l’entusiasmo, ci sono anche fattori che possono frenare l’acquisto. I principali ostacoli sono l’eccessiva burocrazia, tassazione considerata elevata, condizioni economiche incerte, rischi geopolitici e timore di instabilità.

Il 44% teme il terrorismo, il 32,8% teme gli effetti delle elezioni italiane, e il 31,2% guarda con apprensione alla politica fiscale europea. Tuttavia, aumenta la determinazione: il 33,2% afferma che nulla lo farà desistere, contro il 28% dell’anno precedente.

 

La classifica delle Regioni

Tra le regioni italiane più ambite svetta la Toscana (16,89%), seguita da Sicilia (10,16%) e Lombardia (8,86%). Ma è proprio la Sicilia a registrare il maggior incremento percentuale di interesse: +18% rispetto al 2023, a pari merito con l’Emilia-Romagna.

Gli americani restano i più attivi con il 30% delle richieste, ma colpiscono i dati provenienti dal Nord Europa: +106% dalla Svezia e +95,8% dalla Norvegia.

Le abitazioni sotto i 100.000 euro sono le più cercate in Sicilia, segno che la regione attrae per il rapporto qualità/prezzo, il clima, e la possibilità di una vita a misura d’uomo.

L’Italia e la Sicilia continuano quindi a rappresentare non solo una meta turistica o culturale, ma un modello di vita alternativo per migliaia di cittadini stranieri, delusi dalla frenesia e dai disagi del loro contesto di origine.

Il mercato immobiliare ne trae beneficio, ma è necessario saper rispondere con strumenti adeguati: meno burocrazia, regole chiare e politiche fiscali e urbanistiche lungimiranti. Perché un sogno, per realizzarsi, ha bisogno anche di concretezza.

In un contesto globale in cui la casa non è più solo un bene rifugio, ma anche un progetto di vita, la Sicilia si propone come terra d’approdo per chi cerca bellezza, autenticità e un nuovo inizio. Un fenomeno che, se ben governato, può contribuire alla rigenerazione di interi territori e a un nuovo modello di sviluppo fondato sulla sostenibilità e sull’apertura internazionale.

 

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