Oggi il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, incontrerà gli esperti del Cts per discutere con loro i criteri di riapertura di cinema e teatri, ma anche mostre e musei, chiederà di poter aumentare il numero di ingressi nelle sale a determinate condizioni.
“Sentirsi pubblico fra il pubblico al cinema è irripetibile, il cinema è vita e magia il cinema è fantasia nella sua sacralità, le sale cinematografiche sono un luogo di aggregazione e socializzazione non lasciatele chiuse ucciderete una parte delle nostre esistenze azzerando anni e anni di storia del Cinema compromettendo la nostra memoria scrivendo una pagina nera nelle nostre esistenze”. A dichiararlo è Filippo Virzì Segretario regionale dell’Ugl Creativi per la Sicilia.
“Tra i requisiti richiesti – spiega Virzì – c’è la mascherina Ffp2 per la durata dello spettacolo, il tampone effettuato nelle 48 ore precedenti, il fatto di essere già vaccinati, percorsi obbligatori e visite a tempo sono previste invece nei luoghi della cultura. Ovunque sarà privilegiata la prenotazione online in modo da evitare file e pagamenti in contanti”.
“Per i cinema – stigmatizza Virzì – sono condizioni inaccettabili, Franceschini è apparentemente sordo fa il contrario di tutto quel che gli viene proposto da chi fa il mestiere del cinema, è paradossale e inspiegabile questa rigidità adottata nei confronti del mondo cinematografico rispetto ad altri settori, abbiamo consultato le associazioni di categoria è condividiamo la posizione che è una proposta irricevibile in quanto rappresenta oltre che una fortissima discriminazione sociale, anche un ulteriore effetto negativo alla condivisione e alla partecipazione. Non è giustificato dal rischio e non è previsto per nessun’altra tipologia di attività, aprire si, ma non a queste condizioni Pre-Fallimentari, anche alla luce di quanto accaduto con lo spostamento del prodotto filmico Theatrical posticipato al prossimo autunno dalle Major”.
“Non lasciate i cinema chiusi – lanciando un appello alle Major il Segretario – riprendete a distribuire le belle pellicole dalle sale in prima visione, solo da lì ripartirà la rinascita delle sale cinematografiche le quali sono pronte e con esse i gestori per la grande ripartenza”.