L’Assemblea regionale siciliana ha lanciato lo scorso mese di ottobre un’importante iniziativa per sostenere il diritto allo studio e favorire l’accesso e la frequenza ai corsi universitari nell’Isola: il cosiddetto “prestito d’onore per studenti universitari”. Il cuore di questa nuova misura è un sistema di prestiti d’onore destinato agli studenti iscritti alle università con sede in Sicilia.
Con l’approvazione di un apposito emendamento alla manovra esitata dalla I Commissione Affari Istituzionali ed approvata ieri in Parlamento nel ddl 883 di cui è primo firmatario il deputato democristiano Ignazio Abbate, i pur vantaggiosi tassi di interesse inseriti ad ottobre sono stati cancellati e le pratiche saranno gestite direttamente da IRFIS Sicilia e non più dagli istituti bancari. Per poter usufruire di questa agevolazione, gli studenti devono soddisfare specifici requisiti, pensati per garantire un sostegno mirato: Essere iscritti al primo anno o agli anni successivi ai corsi di laurea, istituti universitari o istituti superiori di grado universitario con sede in Sicilia. Aver conseguito almeno il 50% dei Crediti Formativi Universitari previsti per l’anno accademico di riferimento. Possedere un ISEE inferiore a 20.000 euro alla data di presentazione della domanda. Il prestito, che può arrivare fino a un massimo di 10.000 euro, verrà erogato da IRFIS, la durata complessiva del finanziamento è di dieci anni, con un periodo di preammortamento massimo di cinque anni.
“Questo intervento – commenta il Presidente della I Commissione Ignazio Abbate – mira a rimuovere gli ostacoli economici che spesso impediscono ai giovani di intraprendere o proseguire il percorso universitario rendendo effettivo il diritto allo studio, così come sancito dall’articolo 34 della Costituzione. Essere riusciti a togliere gli interessi è un’ulteriore conquista fortemente voluta dal nostro partito, la DC, con in testa il segretario regionale Stefano Cirillo. E’ bene specificare che la restituzione del prestito avverrà con rate mensili a partire dalla conclusione del preammortamento. Un’interessante novità riguarda le modalità di rimborso: qualora lo studente trovi un’occupazione lavorativa, il prestito potrà essere rimborsato anche tramite prelievo diretto sul salario. Inoltre, periodi di esperienza lavorativa retribuita e associati alla frequenza universitaria potranno essere utilizzati per l’addebito anticipato delle rate mensili, consentendo un rimborso anche parziale anticipato del prestito”.