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L'evento

“Sanità per tutti”, la manifestazione del M5S a Palermo contro le liste di attesa

lunedì 16 Giugno 2025

Più di 1.500 persone si sono radunate ieri in piazza Bologni, a Palermo, per partecipare alla manifestazione “Sanità per tutti”, organizzata dal Movimento 5 Stelle. I manifestanti, arrivati da diverse Province siciliane, hanno protestato contro le criticità del sistema sanitario regionale, chiedendo interventi urgenti e concreti.

Per la manifestazione è arrivato da Roma anche il presidente del M5S Giuseppe Conte.

Oltre a Di Paola erano presenti il capogruppo all’Ars Antonio De Luca e tantissimi parlamentari Cinque Stelle di tutte le istituzioni, tra cui il senatore Roberto Scarpinato e l’eurodeputato Giuseppe Antoci. Hanno risposto alla chiamata del M5S rappresentanti di Pd, Avs, Controcorrente, Cgil, Sinistra Futura, Prc, Pci, Psi, PeR e gruppi civici.

ConteIl governo non ci ha detto se condanna o no l’attacco all’Iran di Netanyahu – che ormai ha una condotta criminale – a infrastrutture, non solo a vertici militari ma anche a vertici civili, a scienziati iraniani. In più, sta perseguendo, e lo ha detto chiaramente, un cambio di regime. In tutti i paesi, dalla Libia all’Afghanistan all’Iraq, in cui siamo andati per cambiare i regimi, i risultati sono stati disastrosi. E noi che facciamo? Lo scrive Netanyahu il diritto internazionale?“. Così il leader del M5S Giuseppe Conte.

 

Nuccio Di Paola

Dal palco, il coordinatore regionale del M5S, Nuccio Di Paola, ha lanciato un messaggio politico chiaro: “Dalla piazza di Palermo parte oggi l’alternativa al governo Schifani. Mettiamo al primo posto i diritti, buttando fuori la politica dalla sanità, mettendo gran parte dei fondi regionali disponibili nella prossima manovra economica per abbattere la vergogna delle liste d’attesa. La salute e la sua tutela devono essere messe al primo posto“.

Antonio De Luca

Antonio De Luca ha aggiunto: Oggi è un dispiacere essere qui perché se siamo arrivati a dover scendere in piazza per protestare per un diritto importante come quello alla salute è perché, evidentemente, siamo arrivati davanti a un baratro. Il legislatore, quando ha immaginato il sistema sanitario pubblico, ha definito la salute come un bene universalmente riconosciuto. Questo vuol dire che in Italia, chiunque si trovi sul nostro territorio nazionale, ha diritto a ricevere ottime cure gratuite e, in Sicilia, arriviamo a garantirle anche quando sono latitanti, perché a un personaggio come Matteo Messina Denaro dopo 24 ore da una colonscopia ha ricevuto il referto e, in 10 giorni, è stato operato. E nel frattempo migliaia di cittadini onesti attendevano per un anno di ricevere un maledetto referto e ben 350 persone, si sono trovate un referto che era una sentenza di Cassazione. Tutto questo, grazie a un Governo che anziché pensare alla salute di tutti i siciliani vede nella sanità un modo per fare profitto e clientelismo. Qualunque Presidente si sarebbe dimesso davanti a uno scandalo simile, ma Schifani non lo ha fatto, ha chiesto scusa, ha rimosso il dirigente dell’ASP di Trapani ed ha continuato come se nulla fosse. Allora noi dobbiamo dire una parola sola a Schifani: Vergogna“.

Daniela Morfino

E’ stata la piazza simbolo di una Sicilia che non si rassegna, che non abbassa la testa, ma che si ribella! Contro un sistema sanitario che ha dimenticato che curarsi non è un privilegio, ma un diritto. E dove ammalarsi non deve essere una condanna! Perché 3mila referti istologici in ritardo lasciano 3mila vite in sospeso. E cittadini come Maria Chiara Gallo, che ha dovuto attendere 8 mesi per una diagnosi, oggi lottano due volte: contro la malattia e contro un sistema che si autodistrugge, nonostante l’impegno e il sacrificio del personale sanitario. Serve una coscienza per ristabilire un sistema sano che rimetta al centro il paziente e lasci alla porta la politica nella sanità“.

Così la deputata M5S Daniela Morfino. Un cittadino se sta male non deve affidarci alla fortuna o dipendere dal portafoglio. Deve avvalersi di un diritto universale! In Sicilia come a Roma, continuiamo a batterci contro gli inganni del Governo Meloni che ha frenato l’incremento della spesa sanitaria, ha fatto propaganda sulle liste di attesa, ma buttano soldi, miliardi, per le armi e per il giocattolino di Salvini: il ponte. La Sicilia è la regione dei record negativi sulla sanità. Quelli che ci fanno vergognare e di fronte ai quali siamo chiamati ad avere uno scatto di dignità! Da questa piazza stasera si dirà basta con un messaggio forte e chiaro: la Regione Siciliana e il Governo nazionale devono ascoltarci“.

Giuseppe Antoci

Non c’è nessuna differenza tra lo scambio politico mafioso e lo scambio politico sulla salute dei cittadini. Devono sapere che noi staremo con il fiato sul collo e combatteremo ogni giorno, non molleremo.

Aggiunge l’eurodeputato Giuseppe Antoci.
E non molleremo perchè non siamo da soli, lo stiamo dimostrando in piazza, i cittadini siciliani sono qui, diciamolo a loro, alzate la testa, chiedete dignità e rispetto, troverete in noi una salvaguartdia e una difesa, ma abbiamo bisogno di tutti”.

Il Partito Democratico siciliano ha aderito con convinzione alla manifestazione promossa dal M5S. Lo abbiamo fatto perchè crediamo fermamente che da questo palco si costruisce l’alternativa alle destre in Sicilia. Perchè siamo padroni del futuro. Il passato è alle nostre spalle“.

Anthony Barbagallo

Lo ha detto il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, intervenendo dal palco. “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti”. I padri costituenti con la parola individuo scelsero l’universalità del servizio sanitario. Vi erano altre possibilità: cittadino, ad esempio, o lavoratore. Ma entrambi sono espressioni riduttive, rispetto al concetto universale di individuo. Questa è la sanità che vogliamo per cui una grande ministra come Tina Anselmi, la partigiana Tina Anselmi, si è battuta istituendo il servizio sanitario nazionale con la legge 833/78, per cui quando una persona sta male – ha aggiunto – non conta quanti soldi hai, non conta dove sei nato, di chi sei figlio, o il colore della tua pelle. Solo per il fatto di essere umano hai diritto ad essere curato. Universalità sempre, rispetto ad altri modelli di altri paesi dove per curarti o hai i soldi o hai un’assicurazione privata“.

Oggi come ControCorrente abbiamo accettato l’invito del Movimento cinque stelle e siamo scesi in piazza per chiedere un reset totale della sanità siciliana. È sotto gli occhi di tutti il fallimento del governo SCHIFANI, questa piazza rappresenta il riscatto di una terra che dice basta ai dinosauri della politica. Tutte le forze sane di questa terra devono unirsi per lanciare un avviso di sfratto a Cuffaro e co“. Ha aggiunto Ismaele La Vardera in un post su Facebook.
Siamo solo all’inizio questa terra la libereremo“.
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