“Con questo intervento – dice l’assessore delle Autonomie locali Andrea Messina – sosteniamo i Comuni che custodiscono luoghi simbolo della Sicilia. Non solo riconosciamo il loro valore, ma investiamo sulla loro capacità di generare cultura, turismo e sviluppo. È un’azione concreta che mira a creare reti territoriali forti e a valorizzare ciò che rende la nostra terra unica agli occhi del mondo”.
La ripartizione dei fondi, sulla base dei criteri stabiliti dalla legge regionale n. 6 del 2015, è avvenuta tenuto conto della popolazione residente nei singoli comuni. Tra le province siciliane unica assente la provincia di Trapani. Le province di Agrigento e Caltanissetta sono presenti con una città ciascuna, in dettaglio Agrigento e Resuttano (Cl). Messina riceverà risorse per i comuni di Leni, Lipari, Malfa e Santa Marina Salina. La provincia di Ragusa è presente con Modica, Ragusa e Scicli mentre per la provincia di Siracusa le risorse sono destinate ai Comuni di Cassaro, Ferla, Noto, Palazzolo Acreide, Siracusa e Sortino. La provincia di Enna riceverà fondi per i Comuni di Aidone, Assoro, Calascibetta, Enna, Leonforte, Nissoria, Piazza Armerina, Valguarnera Caropepe e Villarosa.
Infine, le province più rappresentate sono Palermo con 23 comuni ovvero, Alimena, Blufi, Bompietro, Caltavuturo, Campofelice di Roccella, Castelbuono, Castellana Sicula, Cefalù, Collesano, Gangi, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Monreale, Palermo, Petralia Soprana e Petralia Sottana, Polizzi, Pollina, San Mauro Castelverde, Scillato, Sclafani e Valledolmo; e Catania con 22 comuni fra cui Belpasso, Biancavilla, Bronte, Caltagirone, Castiglione di Sicilia e Catania, Giarre, Linguaglossa, Maletto e Mascali, Militello in Val di Catania, Milo, Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo, Ragalna, Randazzo, Santa Maria di Licodia, Sant’Alfio, Trecastagni, Viagrande e Zafferana Etnea.
L’elenco dettagliato dei Comuni e delle dotazioni finanziarie è consultabile a questo link.