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Le indagini

Schiaffi, urla e minacce agli anziani in una Rsa a Pachino (SR): dodici arresti

lunedì 4 Agosto 2025

I carabinieri di Noto e del Nas di Ragusa hanno eseguito un’ordinanza di arresto nei confronti di 12 persone (16 sono in totale le misure cautelari) accusate a vario titolo di maltrattamenti e violenze nei confronti dei pazienti disabili ed anziani ricoverati in due comunità alloggio nel comune di Pachino.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Siracusa, hanno documentato le violenze e le umiliazioni subite da 20 ospiti – disabili psichici e anziani – di due strutture socio-sanitarie. L’attività investigativa è nata dalle segnalazioni di alcuni cittadini che hanno raccontato che i disabili erano costretti a vivere in cattive condizioni e senza adeguata assistenza.

L’inchiesta ha accertato, inoltre, che anche in un’altra struttura gestita dalla stesse persone, i pazienti erano vessati dagli operatori in servizio con il consenso, e in alcuni casi sotto la direzione, dei responsabili. Schiaffi, pugni e spintoni, aggressioni verbali con urla, ingiurie e minacce avevano determinato nelle vittime avvilimento e frustrazione. Fra le vicende venute fuori quella di una ragazza con problemi psichiatrici tenuta legata al letto con strumenti di contenzione ben al di là delle necessità di natura terapeutica. La giovane non era più in grado di alimentarsi ed era costretta a supplicare per avere assistenza, ricevendo punizioni e vessazioni ulteriori. La comunità alloggio e la casa di riposo erano gestite con l’unico fine di massimizzare i profitti a scapito delle condizioni strutturali, igienico sanitarie, funzionali e organizzative. Agli ospiti sarebbero state inoltre somministrate terapie farmacologiche anche di natura invasiva da dipendenti senza titolo professionale, con conseguenti rischi per la salute.

Tre le strutture sequestrate; due sono quelle finite sotto indagini, per la terza i sigilli sono scattati in quanto riconducibile alla stessa cooperativa. I degenti sono stati presi in carico da altre case di cura. Per 5 indagati è stato disposto il carcere, per 7 gli arresti domiciliari con applicazione della misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale o professionale di assistenza, cura e custodia di persone anziane, disabili, fragili, per quattro l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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