L’Assemblea regionale siciliana, presieduta da Gaetano Galvagno, ha approvato con voto finale la manovra ter, 27 voti a favore e 15 i contrari. Rinviati a settembre gli emendamenti aggiuntivi e i cosiddetti fondi per i territori, pari a 35 milioni di euro
Niente da fare per l’acquisto dell’immobile di Via Cordova 76, di proprietà del Fondo pensioni per il personale della Cassa centrale di Risparmio Vittorio Emanuele per le province siciliane — Palermo. Salta col voto segreto l’articolo 3 della manovra ter in discussione a Sala d’Ercole che prevedeva misure per l’abbattimento delle locazioni passive della Regione Siciliana. L’obiettivo era quello di migliorare la distribuzione logistica degli uffici di competenza regionale.
Ma gli animi delle opposizioni si sono accesi al momento del disco verde alla norma. Con 35 voti a favore e 24 contrari, l’Ars ha bocciato, con voto segreto richiesto dal Pd, l’articolo 3 dal valore di 13,5 milioni di euro, dell’immobile in questione dove ha sede la Corte dei conti. Il governo, con il presidente Renato Schifani, si era rimesso al voto dell’Aula.
“Valuteremo l’operato del Cda del Fondo pensioni della Regione siciliana, che aveva avuto l’indirizzo di acquistare l’immobile di via Cordova”. Così il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, intervenendo all’Ars. Il governo si è poi rimesso all’aula sul voto dell’articolo 3 che prevedeva l’acquisto dell’immobile a Palermo da parte della Regione per 13,5 milioni di euro.
E’ passata all’Ars, con un emendamento di riscrittura del governo, la norma sulle liste d’attesa, della manovra ter. Il rischio di una bocciatura, che circolava ieri sera, è stato evitato stamani dai colloqui che il presidente della Regione ha avuto anche con le opposizioni. La norma è stata votata senza alcun problema dall’Aula.
Il governatore dell’Isola esprime grande soddisfazione per l’approvazione della manovra ter.
“Un sentito ringraziamento – aggiunge Schifani – va al presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, per la gestione dell’Aula: in soli due giorni si è riusciti ad approvare una manovra così rilevante, nonostante i tentativi di ostruzionismo messi in atto dalle opposizioni. Il senso delle istituzioni e la volontà di dare risposte concrete ai siciliani hanno prevalso. Proseguiamo con determinazione nel nostro impegno per una Sicilia moderna che continua a crescere”.

“Abbiamo realizzato l’obiettivo di approvare la manovra in tempi record, garantendo l’interesse dei siciliani, alla pronta approvazione del disegno di legge. Tutto questo nel pieno rispetto delle regole del Parlamento, che hanno consentito al governo Schifani di difendersi dai tentativi ostruzionistici delle opposizioni”. Così l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino commenta l’approvazione della manovra ter da parte dell’Assemblea regionale siciliana.
“In sole 48 ore – afferma l’assessore – e a meno di un mese dall’approvazione in giunta del disegno di legge, l’Aula ha cosi varato una manovra che prevede maggiori spese per 339 milioni di euro nel 2025, 64 milioni nel 2026 e 68 milioni nel 2027. Si tratta di interventi che danno alla Sicilia e ai siciliani risposte su numerosi temi come le strade provinciali, la sicurezza, le liste di attesa nella sanità, gli extracosti nel settore dei rifiuti gravanti sui Comuni, la siccità e il sociale”.

LE REAZIONI DELLA MAGGIORANZA E DELL’OPPOSIZIONE
Entrando nel dettaglio, Intravaia si è soffermato su alcuni provvedimenti che sono colonne portanti del documento finanziario, ad esempio: lo stanziamento di 15 milioni di euro per le videosorveglianze nei comuni; i 45 milioni per superare l’emergenza extra costi nella gestione dei rifiuti, una grande boccata di ossigeno per gli enti locali; i 10 milioni euro destinati alla Protezione civile; i 3 milioni 700 mila euro emergenza incendi; i 55 milioni di euro per rifacimento di strade provinciali, prioritariamente destinati alle aree interne; i 60 milioni di euro per l’abbattimento delle liste d’attesa del Servizio Sanitario Regionale; i 20 milioni di euro per la dissalazione; i 4 milioni di euro per fronteggiare la povertà e sostenere le fasce deboli; gli 8 milioni e 300 mila per acquisto scuolabus da assegnare ai comuni. “Non è stato sempre facile in Aula – ha concluso Intravaia – ma la maggioranza è riuscita a raggiungere l’obiettivo di trovare tante soluzioni attese dai cittadini per i problemi più urgenti”.
“Una manovra asciutta, con pochi articoli di alto contenuto. Sono soddisfatto per i 45mln/€ che aiuteranno i comuni sottoposti ad extra costi per la immondizia che va all’estero e per i 5mln/€ (e non 4) sulla
legge per la povertà. Ringrazio Schifani, Galvagno ed i colleghi di maggioranza ed opposizione”, a dichiararlo è il deputato di FI Nicola D’Agostino. “L’Aula ha stanziato 45mln/€ per sostenere i comuni che devono sopportare costi extra per trasportare i rifiuti indifferenziati fuori dalla Regione e 4mln/€ per finanziare la lettera B della Legge sulla Povertà, norma della quale sono primo firmatario. Ringrazio il presidente Renato Schifani per avere accolto la richiesta dei comuni danneggiati dalla chiusura della discarica di Lentini e perché dimostra di avere ancora una volta la giusta sensibilità sugli interventi da destinare alle associazioni caritatevoli che offrono cibo ed alloggio ai più sfortunati. Un ringraziamento anche alle forze di opposizione, al Pd (Fabio Venezia e Antonello Cracolici) e ai 5 Stelle (Nuccio Di Paola), per la serietà dimostrata”.
“Responsabilità e concretezza sono le parole che meglio si associano alla Manovra ter approvata oggi. Per il parlamento regionale è stata l’ennesima opportunità di destinare risorse, frutto dell’extra gettito fiscale e della buona amministrazione del governo Schifani, a settori importanti per l’economia regionale ed ai Comuni in particolare. Parto dai 45 milioni di euro per sostenere gli extra costi per lo smaltimento dei rifiuti, per soffermarmi sui 60 milioni di euro per l’abbattimento delle liste di attesa della Sanità. La Lega ha sostenuto con forza la norma per la lotta contro la povertà, che ha ottenuto uno stanziamento di 4 milioni di euro e l’articolo che destina 20 milioni di euro per gli impianti di dissalazione. Da sindaco, oltre che da deputato, sono soddisfatto per le norme che stanziano 15 milioni sulla videosorveglianza nei comuni e per gli 8,3 milioni destinati all’acquisto di scuolabus. Abbiamo lavorato con serietà riuscendo ad approvare la manovra finanziaria superando anche l’ostracismo delle opposizioni. Ripartiremo dopo le ferie potendoci concentrare su finanziaria e bilancio”. Lo afferma Salvo Geraci, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana.

“Sono soddisfatta per l’approvazione definitiva nelle variazioni di bilancio delle norme che avevo proposto in commissione Bilancio, in primis per la misura relativa alla riduzione delle liste d’attesa sanitarie. Un’occasione mancata, invece, la bocciatura in Aula delle disposizioni sul sostegno all’editoria”. Così Marianna Caronia, deputato regionale di Noi Moderati, dopo il via libera alla manovra ter all’Ars.
“Le misure sanitarie approvate definitivamente prevedono tre interventi operativi – spiega -. Le strutture ospedaliere potranno effettuare visite ed esami diagnostici durante i giorni festivi e nelle ore notturne, ottimizzando l’utilizzo delle apparecchiature. È stata istituzionalizzata la priorità per i pazienti fragili, tra cui oncologici, oncoematologici, cronici complessi, persone con disabilità, minori, donne in gravidanza e soggetti con vulnerabilità socio-economiche. È previsto inoltre l’obbligo per l’assessore alla Salute di presentare relazioni semestrali all’Ars sul funzionamento delle misure”, aggiunge Caronia.
Per quanto riguarda, invece, il settore editoriale, è stata respinta in sede di votazione finale la proposta di istituire un Fondo permanente da 4 milioni di euro per il triennio 2025-2027, gestito da Irfis. Il fondo avrebbe destinato risorse a testate giornalistiche, emittenti radiotelevisive, agenzie di stampa e imprese editoriali operanti in Sicilia, con requisiti specifici tra cui l’impiego di almeno due giornalisti regolarmente contrattualizzati nell’isola e la produzione di notiziari regionali dedicati.
Caronia in commissione Bilancio aveva proposto con forza e poi ottenuto di stanziare un ulteriore milione per l’editoria libraria: “La mancata approvazione in Aula rappresenta un danno per il sistema informativo e culturale siciliano”. Per questo “mi batterò per riproporre la misura nella prima sessione utile, sollecitando un sostegno condiviso da tutte le forze politiche e dal Governo regionale. “E’ necessario – conclude – un intervento strutturale a tutela dell’informazione di qualità, elemento essenziale per la democrazia e strumento di contrasto alla diffusione di notizie false”.
“La manovra di variazione di bilancio approvata oggi all’Assemblea regionale siciliana è l’ennesima occasione persa. Un provvedimento vuoto, senza visione, privo di misure strutturali realmente utili alla Sicilia. Un elenco confuso di interventi spot, senza coraggio e senza strategia.” Lo dice Michele Catanzaro, capogruppo del Partito Democratico all’Ars, dopo il voto sulla manovra ter. “Malgrado i tentativi di stravolgere le regole parlamentari, abbiamo costretto la maggioranza a rimanere in aula per quattro giorni consecutivi, smascherando le profonde crepe interne al centrodestra. È stato un enorme scivolone istituzionale da parte del governo imporre la ‘tagliola’ e mettere il bavaglio al dibattito democratico: un segnale grave che mina il confronto e il rispetto delle opposizioni. Anche questa manovra – prosegue Catanzaro – ha certificato ciò che ormai è sotto gli occhi di tutti: la maggioranza di Schifani è a pezzi. Su quattro articoli il governo è andato sotto con il voto segreto, segno evidente di una coalizione divisa e senza coesione politica. Altro che governo forte: qui si galleggia tra compromessi interni. Serve un cambio di passo – conclude – questa manovra, ancora una volta, dimostra che la Sicilia merita molto di più di quello che questo governo riesce a offrire”.
“Con la manovra-ter va in archivio una delle pagine più buie dell’Ars, ma nonostante il bavaglio alle opposizioni, messo con la vergognosa ‘tagliola’ mai prima d’ora applicata a Sala d’Ercole, il governo esce notevolmente ridimensionato. Lo dimostrano le numerose bocciature dell’esecutivo, che non è riuscito a portare a casa nemmeno il fondo mancette con le risorse a disposizione dei deputati della maggioranza. Schifani deve capire che all’Ars la strada per il suo governo è in salita. O porta in aula le norme che i siciliani aspettano, o può mettere in conto altre sonore batoste, visto che non controlla più gran parte della sua maggioranza”. Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca. “Anche con questa mini-finanziaria – continua De Luca – il governo ha perso l’occasione per dare le risposte giuste ai siciliani, e quelle poche che sono arrivate sono giunte in misura del tutto insufficiente, vedi i ristori per gli incendi e il fondo povertà che noi abbiamo fatto incrementare. Discutibili pure le misure messe in campo per le liste d’attesa, che non appaiono sufficienti. Vanno ripensate e vanno ripensate bene. Schifani, in questo ambito, faccia una seria verifica sui direttori generali che lui stesso ha nominato, per capire chi e perché non ha fatto quello che avrebbe dovuto fare”.


“Dopo l’apertura del bando da parte dell’assessorato regionale Infrastrutture e Mobilità per l’acquisto, da parte dei comuni sotto i 15 mila abitanti, di pulmini scolastici con importo fino a 70 mila euro, ho chiesto di aumentare le risorse e permettere anche a chi fosse rimasto fuori dalla graduatoria presentata dall’assessorato stesso di ottenere le somme – sottolinea Spada -. In questo modo verranno finanziati circa 130 mezzi in tutta la Sicilia. Si tratta di una misura che va a sostegno non solo delle amministrazioni locali, ma soprattutto degli alunni e delle loro famiglie”.
Spada aggiunge: “Mi ritengo soddisfatto della misura adottata dall’aula, a conferma dell’ottimo lavoro portato avanti dal gruppo parlamentare del Partito Democratico. Il trasporto scolastico è di interesse primario per una comunità, spesso costretta a fare i conti con risorse sottodimensionate. Con questa misura possiamo dare risposte chiare ai piccoli centri della Sicilia, permettendo loro di adeguare le proprie risorse e fornire ulteriori servizi ai cittadini grazie a mezzi di trasporto all’avanguardia”.

“L’impianto fondamentale della Manovra ha retto grazie all’approvazione di norme importanti che danno risposte concrete in settori cruciali. Tuttavia resta il rammarico per la bocciatura di 3 articoli dopo l’ennesima e colpevole richiesta del voto segreto da parte delle opposizioni e a causa anche di franchi tiratori all’interno della nostra maggioranza”. Lo afferma Giorgio Assenza, capogruppo di Fratelli d’Italia, commentando l’approvazione all’Ars della Finanziaria Ter e aggiungendo: “Autorevole e pienamente condivisibile è stato l’intervento in aula del presidente della Regione, Renato Schifani, il quale ha giustamente sottolineato che l’ostruzionismo non può essere impiegato per impedire a un Parlamento di legiferare”. Tra le norme approvate Assenza sottolinea “i fondi per l’abbattimento delle liste di attesa in Sanità, quelli per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali e per i sistemi di videosorveglianza urbana che fanno capo all’assessorato alle Infrastrutture guidato da Alessandro Aricò, i contributi per l’acquisto di scuolabus e gli interventi contro la povertà e l’esclusione sociale. Importanti anche i provvedimenti nell’ambito della Protezione Civile, quelli su impianti di dissalazione e dighe e i contributi ai Comuni per gli extra costi nel settore dei rifiuti”.