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Aula bloccata sui debiti fuori bilancio

I marciapiedi della discordia, l’ordine del giorno che paralizza il Consiglio comunale

martedì 26 Agosto 2025
Buche a Palermo, Cto zona stadio

Nulla di fatto nella seduta odierna del Consiglio comunale di Palermo. In attesa che arrivi settembre, momento nel quale si dovrebbero votare sia il Documento Unico di Programmazione che il piano triennale delle opere pubbliche, gli esponenti di Sala Martorana hanno provato a smaltire un po’ di arretrato accumulato sui debiti fuori bilancio presenti all’ordine del giorno. Crediti vantati dai cittadini in virtù di sentenze passate in giudicato. Alcuni di questi affondano le proprie radici nel tempo, anche di diversi anni. Molti di questi fanno riferimento, in particolare, ai sinistri stradali.

L’ordine del giorno della discordia sui marciapiedi

Nello specifico, si tratta di infortuni subiti dai cittadini a causa di buche sulla sede stradale o sui marciapiedi. Fatto per il quale il consigliere comunale del M5S Antonino Randazzo ha presentato un ordine del giorno per stimolare l’attenzione degli uffici sulla programmazione di un piano interventi mirato per sanare alcune ataviche criticità. “Noi paghiamo decine di debiti fuori bilancio per risarcimenti richiesti dai cittadini infortunati per le cadute causati da buche o dissesti stradali – spiega l’esponente grillino -. Non si può votare automaticamente tutto senza riflettere sulle cause. Spesso e volentieri, i luoghi su cui sono avvenuti questi sinistri dai quali scaturiscono questi atti non sono inseriti né in una programmazione, né nei dialoghi fra gli uffici. Manca questo tipo di informazione. Serve una programmazione e un’interazione fra i tecnici del Comune. Non può esistere che ad otto anni di distanza da un sinistro stradale una buca che ha causato un simile danno sia ancora lì“.

Il riferimento di Antonino Randazzo è, nello specifico, a uno dei debiti fuori bilancio iscritto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale. Una vicenda, raccontata dalla redazione de ilSicilia.it, che vedrà costretti gli uffici di Palazzo delle Aquile a risarcire una cittadina palermitana a causa dei danni riportati per colpa di una buca presente sul marciapiede di via Cassarà, davanti al centro ortopedico e a pochi passi dallo stadio Renzo Barbera. Atto dall’importo complessivo di oltre 126.000 euro.

Il “no” di Fratelli d’Italia

L’ordine del giorno era stato firmato da diversi consiglieri. Ma sull’iniziativa d’aula è piombato il “no” del capogruppo di Fratelli d’Italia Giuseppe Milazzo. “So che aleggiano ordini del giorno – ha dichiarato al microfono l’esponente di FdI –. Ci eravamo dati come metodo quello di evitare simili atti sui debiti fuori bilancio. Eviterei di presentarlo, perchè significa che il debito fuori bilancio rischia di non vedere la luce“.

Posizione parzialmente condivisa dall’esponente del Gruppo Misto Carmelo Miceli, il quale si è lanciato in un attacco agli uffici. “L’unico ordine del giorno che voterei è quello in cui impegna l’Amministrazione e il sindaco a mettere in campo ogni procedura su quei dirigenti che continuano a causare danno al Comune di Palermo“. Il Consiglio Comunale si è trovato spesso a dovere votare atti del genere. Così come comunicato questa mattina dall’assessore al Bilancio Brigida Alaimo, sono quasi 250 i debiti fuori bilancio esitati dagli uffici della vice-segreteria generale negli ultimi due anni. Atti che vantano importi per un complessivo ammontare da 3,5 milioni di euro.

Le opposizioni: “Comportamento inaccettabile del centrodestra”

Una seduta d’aula sulla quale i 14 consiglieri comunali delle opposizioni si affidano ad un comunicato congiunto, bollando la condotta d’aula delle maggioranza come “un comportamento inaccettabile, che danneggia direttamente la città e i cittadini. Per giustificare l’ingiustificabile, ossia la mancanza di numeri, la maggioranza è arrivata a strumentalizzare l’ordine del giorno presentato dalle opposizioni, con cui chiedevamo di intervenire proprio su quel marciapiede il cui stato di degrado ha provocato l’incidente e il conseguente debito a carico del Comune che stavamo votando in aula. Con quell’atto chiedevamo di inserire nella programmazione la manutenzione dei marciapiedi, che causano sinistri e contenziosi“.

La strumentalizzazione della maggioranza è variamente grave: perché cerca di distrarre l’opinione pubblica dalle proprie carenze, e dall’incapacità di garantire la presenza in aula per più di mezz’ora; perché definendo “cavigghia” la richiesta di programmazione dimostrano che giudicano come operano e perché, opponendosi a una richiesta di programmazione, conferma che l’assenza di programmazione non è frutto di incapacità, ma uno strumento utile a perpetuare la politica dei favori, tanto cara a questa maggioranza. Denunciamo con forza questa gestione irresponsabile dei lavori d’aula e ribadiamo l’impegno a vigilare e a proporre soluzioni concrete per la sicurezza e la tutela dei cittadini, e per la trasparenza dell’azione dell’amministrazione pubblica, contro una maggioranza che continua a dimostrarsi incapace di amministrare nell’interesse della comunità“.

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