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Gli articoli promossi e bocciati

Dalle produzioni cinematografiche ai forestali: ecco da cosa ripartirà la manovra quater

mercoledì 17 Settembre 2025

Conferme, sorprese e rinvii: la manovra quater prende forma a piccoli passi in II Commissione Bilancio all’Ars.

E’ stata una giornata densa e impegnativa quella andata ieri in scena tra le mura della Commissione guidata dal presidente Dario Daidone, palcoscenico dei due provvedimenti più importanti che predominerà l’intero mese di settembre: il Defr e la manovra quater.

Pochi dubbi e passo svelto per il parere positivo sul Documento di economia e finanza regionale per gli anni 2026-2028, approvato a fine giugno dalla giunta regionale guidata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e che ieri ha fatto il suo debutto a Sala d’Ercole per la discussione generale (CLICCA QUI). Più complicato e articolato, invece, il cammino della votazione dell’articolato della manovra quater. Una lunga maratona iniziata nella tarda mattinata, terminata a ridosso della seduta d’aula e non ancora terminata.

Semaforo verde, rosso o arancione? Vediamo quali norme ritroveremo all’interno del testo. 

Semaforo verde

Ecco gli articoli delle vecchia manovra ter esclusi dal testo sbarcato a Sala d’Ercole lo scorso agosto e riproposti nel testo base della manovra quater. 

Primo punto è il nuovo sistema contabile basato sul principio Accrual. La Riforma 1.15 del Pnrr prevede infatti l’adozione di un sistema unico di contabilità economico-patrimoniale Accrual per tutte le amministrazioni pubbliche entro il 2026. Le disposizioni previste nella variazione di bilancio servono dunque per preparare gli Enti a questa nuova fase, che dovrebbe tendere la mano ai Comuni dell’Isola nel tentativo di uscire dal grave pantano, e non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Approvate anche le misure sulla protezione sociale, ulteriori 10 milioni di euro, per fronteggiare il perdurare della situazione di deficit idrico, da destinare al ristoro delle spese effettuate in emergenza e all’attuazione di interventi in atto privi della necessaria copertura finanziaria, che hanno incassato il parere favorevole e/o in itinere della cabina di regia.

Prevista anche l’implementazioni e l’adeguamento delle piattaforme digitali del dipartimento regionale tecnico. Il Drt, infatti, gestisce un ecosistema articolato di piattaforme telematiche, indispensabili per lo svolgimento delle attività amministrative, tecniche e istituzionali della Regione. Tali piattaforme costituiscono un’infrastruttura digitale fondamentale per l’attuazione delle strategie delineate dal Codice dell’Amministrazione Digitale e dal Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 2024-2026. Viene così autorizzata la spesa di 873 mila euro per l’esercizio finanziario 2025, di euro 1,47 milioni per l’esercizio 2026 e di euro 1,2 milioni per l’esercizio 2027.

Estese le disposizioni urgenti, già previste nell’ultima legge di stabilità, per fronteggiare la carenza di medici anche nei Comuni ricadenti nelle Isole minori. Poco meno di 500mila euro sono previsti per l’esercizio finanziario 2025, mentre 1,15 milioni di euro per quello del 2026. Sulla base del fabbisogno orario accertato di ogni Asp, sarà poi l’assessore alla Sanità a ripartire lo stanziamento dei fondi.

Tornano anche i forestali, con il ritocco l’articolo 15 dell’ultima legge di stabilità. Il tasto dolente? Le somme stanziate sono state ritenute insufficienti per il pagamento dell’imposta regionale sulle attività produttive (Irap). I lavoratori forestali a tempo determinato, appartenenti alla fascia dei 151 isti, vengono infatti utilizzati per 151 giornate anziché 101 quindi, 50 giornate in più. In tal senso, l’importo dell’Irap da corrispondere ai lavoratori a tempo determinato e indeterminato è stimato per un importo complessivo pari a 6,65 milioni di euro. Cifra dunque necessaria da apportare per il pagamento Irap.

Riappare il fondo da un milione di euro da destinare ai film di produzione cinematografica, che va ad aggiungersi ai quattro milioni previsti dal “Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2021-2027”, che finì sotto i riflettori mesi fa per l’esclusione dal finanziamento del film su Biagio Conte.

Riproposti anche i due milioni di euro, per ciascuno degli esercizi finanziari 2025 e 2026, per consentire la realizzazione di eventi promozionali e di alto richiamo turistico, nelle Città Metropolitane di Messina e Palermo.

Semaforo rosso

Se alcuni articoli hanno ricevuto il “lascia passare”, altri, invece, hanno subito un brusco stop. Quest’ultimi, infatti, sono stati ritirati con emendamenti governativi. Ma non è detta l’ultima e potrebbero riapparire, ed essere riproposte, all’interno della prossima Finanziaria.  

Abrogata la norma relativa all’accesso alla tutela giustiziale amministrativa, con modifiche tecniche per rendere la norma più certa nella sua applicazione e nella copertura.

Soppresso l’articolo riguardante l’abrogazione e le modifiche di norme, necessario per scongiurare l’impugnativa di alcune specifiche disposizioni da parte del Governo nazionale. Argomenti coinvolti: l’imposta di bollo sui conti correnti; l’impiego di liquidità non necessaria al fine delle operazioni correnti per l’acquisto di titoli di stato; la misura rivolta all’agricoltura, dove si riduce la possibilità di concedere i contributi in mancanza di Durc regolare; la carenza di medici nelle strutture periferiche nel sistema del servizio sanitario; l’inserimento delle persone con disabilità; le royalties.

Soppresse anche le agevolazioni per istituire tratte intercontinentali da e per la Sicilia, per diminuire i rischi di impresa e al fine di rendere appetibili alle compagnie aeree i servizi di trasporto intercontinentali e incrementare le rotte, e le disposizioni in materia di tassa automobilistica regionale.

Semaforo arancione

Alcune norme, invece, sono rimaste in sospeso. La discussione proseguirà domani in II Commissione Bilancio, dopo un incontro dell’assessore all’Economia Alessandro Dagnino con i capigruppo.

Nello specifico: gli interventi per i beni e i parchi archeologici; l’autorizzazione alla stipula di un accordo transattivo; il sostegno ai Comuni per le iniziative di carattere sociale, economico e culturale; i collegamenti relativi ai servizi aerei di linea; gli interventi in materia di pianificazione del demanio marittimo e rigenerazione urbana e riserva naturale lago di Pergusa. Riflettori puntati anche sul rifinanziamento di leggi di spesa, dai disabili gravissimi alle infrastrutture portuali, fino alle scuole.

I prossimi passi

Oggi, mercoledì 17, oltre a riprendere la votazione di alcune parti dell’articolato rimasto in sospeso, alle ore 12:00 scadranno i tempi termini per la presentazione degli emendamenti.

Ma il testo non si chiuderà qui. Prossima settimana inizierà la discussione degli “aggiuntivi”. Argomenti delicati e che in queste settimane sono finiti sotto l’occhio del ciclone, come i provvedimenti sui Consorzi di Bonifica e sugli Asacom. Il testo quindi è pronto ad arricchirsi ulteriormente e probabilmente non senza polemiche.

L’iter in Commissione dovrebbe concludersi entro venerdì 26 settembre, in modo da poter incardinare il testo del ddl già il lunedì successivo e permettere la presentazione degli emendamenti in aula fino alle ore 15:00 di giorno 30, data in cui prenderà il via la discussione generale.

La speranza, dunque, è quella di poter approvare tutto l’articolato entro mercoledì 8 ottobre, o al massimo entro la fine della settimana.

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