Nuova grana in casa Amat. Il sindacato Cub Trasporti (Confederazione Unitaria di Base) ha deciso di convocare uno sciopero di quattro ore il prossimo venerdì 19 settembre. Il personale del trasporto pubblico locale che aderirà alla protesta si fermerà dalle 11 alle 15. La sigla dei lavoratori chiede all’azienda garanzie rispetto alla vertenza avviata a dicembre 2024, ad oggi rimasta in sospeso.
Amat, Cub Trasporti convoca lo sciopero
Fra le rivendicazioni della Cub Trasporti, rappresentata dal segretario generale Antonio Vitale, figurano il rinnovo delle patenti CQC; la revisioni delle condizioni di lavoro per il personale over 55; l’abolizione dell’articolo 2 degli accordi di secondo livello relativo ai cambi turno consensuali; la tutela legale dei dipendenti; la fornitura e la regolamentazione del vestiario; migliori condizioni di lavoro per il personale operante sui tram costretto, a giudizio del sindacato, “a turni eccessivamente prolungati e a condizioni igieniche non adeguate”; la climatizzazione degli uffici e l’anticipo della 14^ mensilità per i dipendenti che hanno spostato indietro le proprie ferie.
“CUB Trasporti Palermo ribadisce che questa protesta non è solo una richiesta di riconoscimento economico, ma un appello alla dignità professionale e alla sicurezza di lavoratori e utenti – spiega il sindacato in una nota -. Il trasporto pubblico non può essere efficiente se non si garantiscono condizioni di lavoro sicure, strumenti adeguati e una gestione aziendale responsabile e inclusiva. Rinnoviamo l’invito ad AMAT Palermo e alle istituzioni competenti a intraprendere un confronto costruttivo, fondato sull’ascolto e sulla volontà di costruire un trasporto pubblico locale che sia sicuro, dignitoso e accessibile per tutti“.
Il bilancio 2024 e il contratto di servizio
Dalle parti di via Roccazzo intanto, il CdA dell’azienda attende dal Comune di Palermo notizie in merito a due atti fondamentali per la vita aziendale. Il primo è il progetto di bilancio consolidato 2024. Un atto approvato dalla governance della società il 18 luglio ed inviato a Palazzo delle Aquile nella sua versione definita il 25 agosto. Fatto di cui ha parlato in precedenza la redazione de ilSicilia.it. Secondo quanto prevede l’atto, si evince un attivo da 9,3 milioni di euro.
La cifra dipende in buona parte dai proventi straordinari derivati dalla risoluzione del contenzioso con la Regione Siciliana e relatio ai fondi dell’era covid. Elemento che incide in positivo per 8,4 milioni di euro. Fra i dati da sottolineare c’è quello relativo alla crescita del valore della produzione della società. Dato che arriva a sfiorare i 100 milioni di euro (99,6 milioni di euro per la precisione). Guardando ai ricavi, più del 60% dipende dai corrispettivi TPL regionali e comunali (con un margine operativo netto di 1,5 milioni di euro); circa il 9% dallo sbigliettamento; il 3% dalla ZTL (in attivo per 2,6 milioni di euro). Le voci negative sono quelle relative ai servizi in perdita. Dati attenzionati dalla relazione del ragioniere generale Bohuslav Basile inviata al Consiglio Comunale e all’Amministrazione lo scorso 20 agosto.
Discorso diverso invece per il piano industriale di Amat e il relativo contratto di servizio. Atti su cui si attende il giudizio del Consiglio Comunale. Entrambi i documenti sono iscritti all’ordine del giorno a Sala Martorana. Il primo dal 21 marzo 2025, mentre il secondo dal 9 maggio 2025. Anche se, in tutte e due i casi, mancano ancora i pareri di diverse commissioni consiliari.