
“Il risanamento delle baraccopoli non è più un’utopia – afferma il presidente Schifani – ma sta gradualmente diventando realtà grazie a un lavoro interistituzionale che pone al primo posto la ricollocazione abitativa dei cittadini che ancora vi risiedono. I risultati sono stati importanti, sul fronte delle operazioni di demolizione, dell’avvio di cantieri per le nuove abitazioni e per la riqualificazione del territorio, ma anche del reperimento di adeguate soluzioni abitative alternative. La destinazione degli immobili confiscati alla criminalità è un segnale concreto e di alto valore sociale che si colloca in questo percorso”.
“Continuiamo a operare per eliminare le baracche e promuovere il piano di rigenerazione urbana – sottolinea il sub commissario Santi Trovato – Per la prima volta saranno utilizzati immobili sottratti alla mafia per restituirli alla comunità in un circuito virtuoso e di cambiamento. Un lavoro sinergico tra le istituzioni comporterà la riconversione degli appartamenti confiscati in alloggi per le famiglie che vivono in estreme condizioni di disagio”.




