L’assessorato Regionale alle Autonomie Locali ha ripartito la somma di 2,5 milioni di euro destinata a supportare i comuni siciliani con ampie superfici territoriali, secondo il comma 17 dell’art. 6 della legge regionale n. 1 del 9 gennaio 2025, frutto di un emendamento voluto fortemente dal deputato regionale della Dc Ignazio Abbate e da deputato regionale di Forza Italia Marco Intravaia in sede di approvazione dell’ultima manovra finanziaria.
L’emendamento rappresenta un passo cruciale per garantire una gestione efficiente e per sostenere lo sviluppo delle realtà locali che ne beneficeranno. Sono sei in tutta la regione i Comuni che possiedono i parametri richiesti.
Due in provincia di Catania, Caltagirone (413.162) e Ramacca (244.546), uno in provincia di Palermo, Monreale (521.849), uno in provincia di Trapani, Mazara del Vallo (411.385), uno in provincia di Siracusa, Noto (470.368), e uno in provincia di Ragusa, Modica (439.012). I requisiti richiesti ai comuni erano quelli di una superficie superiore a 250 km², almeno una frazione e che non fossero capoluoghi di città metropolitana o di libero consorzio comunale.
Il riparto del contributo è stato effettuato in base a due criteri principali: il 40% in base al numero di abitanti e il 60% in base all’estensione del territorio.

“Questa formula – commenta il Presidente della I Commissione Affari Istituzionali – mira a bilanciare le esigenze demografiche con quelle puramente territoriali, garantendo un aiuto equo ed efficace. Questi comuni, pur non essendo capoluoghi, svolgono un ruolo fondamentale nel tessuto sociale ed economico della nostra Isola e meritano un’attenzione speciale. L’emendamento che ho voluto e difeso è una risposta concreta alle sfide quotidiane che i comuni con un vasto territorio devono affrontare. Nel caso di Modica la somma che verrà trasferita nelle casse comunali potrà essere impiegata per affrontare i costi elevati per la manutenzione delle strade, la gestione dei servizi essenziali, la sicurezza e la cura delle aree rurali e delle frazioni che meritano pari dignità delle aree centrali del tessuto urbano. La ripartizione di oggi è indubbiamente il frutto del duro lavoro portato avanti in fase legislativa che continua a portare risultati concreti nei territori”.