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I dossier

Capitale italiana della Cultura 2028, ecco tutte le candidate contro Catania

giovedì 2 Ottobre 2025
Enrico Trantino

Sono 23 le città e Unioni di Comuni che si contenderanno il titolo di Capitale italiana della Cultura 2028. Le candidature presentate al Ministero della Cultura, entro la scadenza prevista del 25 settembre 2025, offrono un panorama ricco e variegato di progetti culturali capaci di valorizzare il patrimonio artistico e rafforzare l’identità dei territori.

Ogni candidatura presenta un progetto di durata annuale, corredato da un cronoprogramma dettagliato e da un piano economico-finanziario volto a garantire la sostenibilità delle iniziative. Le proposte rappresentano visioni strategiche che puntano a promuovere la cultura come leva di partecipazione civica, sviluppo e innovazione.

Le città in gara sono: Anagni (FR) – “Hernica Saxa. Dove la storia lega, la cultura unisce”; Ancona – “Ancona. Questo adesso”; Bacoli (NA) – “Il futuro parte da una scossa”; Benevento – “Attraversare l’invisibile”; Catania – “Catania continua”; Colle di Val d’Elsa (SI) – “Colle28. Per tutti, dappertutto”; Fiesole (FI) – “Dialoghi tra terra e cielo”; Forlì – “I sentieri della bellezza”; Galatina (LE) – “Il sogno dei luoghi”; Gioia Tauro (RC)- “La cultura è Gioia”; Gravina in Puglia (BA)- “Radici al futuro”; Massa – “La Luna, la pietra. Dove Tirreno e Apuane incontrano la storia”; Mirabella Eclano (AV) – “L’Appia dei popoli”; Moncalieri (TO)- “La periferia fa centro”; Pieve di Soligo (TV) – “Io Siamo”; Pomezia (RM) – “Dal mito di Enea alle città di fondazione”; Rozzano (MI) – “La cultura oltre i luoghi comuni”; Sala Consilina (SA) – “Un ponte tra storia e futuro”; Sarzana (SP)- “L’impavida. Crocevia del futuro”; Tarquinia (VT) – “La cultura è volo”; Unione dei Comuni della Città Caudina – “Terra futura. Europa abita qui”; Valeggio sul Mincio (VR) – “Coltiviamo le persone”; Vieste (FG) – “L’anima bianca della Puglia”.

I dossier saranno valutati da una commissione di sette esperti indipendenti nei settori della cultura, dell’arte e della valorizzazione territoriale.

Entro il 18 dicembre 2025 saranno selezionate dieci finaliste che, entro il 12 marzo 2026, parteciperanno ad audizioni pubbliche durante le quali presenteranno i loro progetti e risponderanno alle domande della giuria. La scelta definitiva sarà annunciata entro il 27 marzo 2026, quando la Commissione indicherà al Ministro della Cultura la città vincitrice.

La Capitale italiana della Cultura 2028 riceverà un contributo di un milione di euro per trasformare il proprio progetto in un programma concreto e di impatto culturale e sociale duraturo.

Attualmente, il titolo è detenuto da Agrigento (2025) con il progetto “Il sé, l’altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali”, mentre nel 2026 sarà la volta de L’Aquila con “Città Multiverso”. Pordenone sarà la Capitale italiana della Cultura nel 2027, grazie al progetto “La cultura fiorisce”.

Parallelamente, il Ministero, attraverso il Dipartimento per le Attività culturali, promuove anche il titolo di Capitale Italiana del Libro, assegnato annualmente a una città impegnata nella promozione della lettura e dell’editoria, e la Capitale italiana dell’arte contemporanea.

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