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Cuffaro: “Uso del voto segreto è stato deplorevole. Prestito d’onore? Ennesima stortura di questo periodo” CLICCA PER IL VIDEO

sabato 18 Ottobre 2025

Il segretario regionale della Democrazia Cristiana Totò Cuffaro torna a parlare ai microfoni de ilSicilia.it, questa volta in un momento molto delicato per la coalizione di centrodestra che sostiene il governo Schifani, tra le crepe emerse nel corso della votazione della manovra quater a Sala d’Ercole e a ridosso della Finanziaria. Il tutto si racchiude in un unico comune denominatore: l’incognita voto segreto.   

Lo stop (momentaneo) al prestito d’onore

L’ultimo vertice di maggioranza non sembra aver messo proprio tutti i pezzi del puzzle in ordine. In settimana la V Commissione Cultura, Formazione e Lavoro, presieduta da Fabrizio Ferrara, ha espresso il proprio parere negativo sullo schema di decreto che individua le modalità attuative del prestito d’onore per gli studenti universitari, una norma sostenuta e portata avanti dalla DC e approvata nel corso dell’ultima legge di Stabilità (CLICCA QUI).

Cuffaro ha definito questa decisione come una delle “tante storture che stanno succedendo in questo periodo, sottolineando che “si tratta di scelte che non vanno considerate per il loro coloro politico, ma per quello che sono: buone leggi che il presidente della Regione e alcune parti della maggioranza hanno voluto al fine di dare un contributo serio“.

Insomma, il parere negativo non sembra essere stato digerito del tutto. Ma si tratta solo di un rinvio momentaneo. Le somme stanziate per la misura, infatti, sono state già assegnate all’Irfis e restano così in attesa di essere erogate.

La crisi del centrodestra e il voto segreto “riparatore”

Insomma, non è più un segreto: il centrodestra siciliano è alla ricerca dell’unità. Una coesione necessaria per portare a casa la Finanziaria e soprattutto per tracciare una linea politica che possa condurre tutti fino alle regionali del 2027. All’orizzonte nessuna intenzione di tornare alle urne in anticipo o di effettuare un rimpasto di giunta (almeno fino alla fine dell’anno).

Unico elemento che nell’ultimo vertice di maggioranza sembra aver accordato tutti è l’abolizione del voto segreto, strumento che ha smantellato la manovra quater.

Cuffaro ha definito il periodo come delicato e “dovuto all’irritazione di singoli deputati e partiti“. L’impiego del voto segreto per affossare gli articoli della variazione di bilancio “è deplorevole perché insieme al voto segreto delle opposizioni ci sono franchi tiratori che hanno votato“. Si riuscirà a trovare l’intesa? “Speriamo che almeno su questo non si facciano coinvolgere“. La speranza del segretario nazionale della DC è che si possano “evitare altre problematiche importanti che fanno discreditare sempre di più le istituzioni“.

Occhio alla Finanziaria: servono garanzie

Le attenzioni adesso dovranno essere tutte riservate alla legge di Stabilità. A disposizione oltre due miliardi di euro, derivanti dall’avanzo della Regione, per affrontare le emergenze siciliane. Alcuni temi sono già trapelati, ma il testo dovrà essere definito nel corso del tavolo tecnico-politico, condiviso nel vertice di maggioranza, e che dovrà concludersi entro il mese di ottobre (CLICCA QUI).

Cuffaro ha sottolineato come i segretari e i rappresentanti dei singoli partiti dovranno “garantire che i gruppi votino la Finanziaria senza o con voto segreto“. 

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