La II Commissione Bilancio, presieduta da Dario Daidone, ha dato il via libera al riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio relativi ai mesi di aprile, maggio, giugno, luglio e agosto.
Il testo incardinato in aula in queste ore, avrà scadenza per gli emendamenti lunedì 3 novembre. Mercoledì 5 novembre, Sala d’Ercole sarà chiamata ad esprimersi sui disegni di legge. A stabilirlo la conferenza dei capigruppo andata in scena nel pomeriggio. Misure tecniche, che non possono attendere e che verosimilmente incarneranno gli ultimi atti in aula prima dell’approdo della Finanziaria, che già dalla prossima settimana potrebbe sbarcare a Palazzo dei Normanni, proprio in Commissione Bilancio. Intanto, l’aula resta paralizzata dal 9 ottobre, data in cui è stata smembrata e approvata la manovra quater.
La seduta di questa mattina, alla quale ha preso parte anche l’assessore regionale all’Economia Alessandro Dagnino potrebbe così essere l’ultima riunione celere e pacata fino al termine del 2025. La tensione tra le mura dell’Assemblea è palpabile e lo schema della Manovra illustrato dal presidente della Regione Renato Schifani, secondo indiscrezioni, non sarebbe stato condiviso da alcuni esponenti della maggioranza.
Ma facciamo un passo indietro e torniamo al presente. Per debiti fuori bilancio si intendono quelle somme dovute, ma non previste nel bilancio originale dell’ente, come ad esempio pagamenti derivanti da sentenze esecutive, mancati impegni di spesa o disavanzi di enti partecipati. Tra le pagine dei cinque ddl, uno per ogni mese, sono così individuate, suddivisi per dipartimento o struttura equiparata, le schede del debito fuori bilancio con l’indicazione dei relativi importi. Nello specifico stiamo parlando di: quasi 89mila euro per aprile; oltre 68mila euro per maggio; oltre 204mila euro per giugno; quasi 294mila euro per luglio; circa 4mila euro ad agosto.
Per quanto concerne il disegno di legge relativo al mese di aprile, il testo ha visto una modifica prima di incassare il disco verde. E’ stato infatti aggiunto un articolo che prevede l’autorizzazione di spesa e la variazioni al bilancio della Regione per l’esercizio finanziario 2025, da un valore che si attesta a circa 100 milioni di euro. Sono state così rideterminate le quote in favore del Fondo destinato al pagamento del trattamento di quiescenza e dell’indennità di buonuscita del personale regionale. Per l’anno 2026 è stato azzerato l’onere pari a 61 milioni euro, anticipandoli per il 2025. Somma, dunque, che potrebbe essere così impiegata per la Finanziaria dell’anno prossimo. Per il 2025 sono anche previsti altri 43 milioni di euro per l’indennità di buonuscita da erogare tramite il Fondo pensioni Sicilia.





