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Era stata salvata tra i massi della spiaggia di Gwynver, il 28 aprile, dalla squadra di soccorso della Guardia costiera di Land’s End in Cornovaglia.
Hattie era una femmina di foca che i volontari e la guardia costiera avevano cercato per più di due anni di catturare dopo averla vista con un filo da pesca attorcigliato attorno al collo. Purtroppo, sono riusciti a prenderla, ma in brutte circostanze.
La foca, infatti, era rimasta incastrata tra i massi e stava per annegare a causa dell’alta marea. In più aveva una ferita “orrenda” al collo profonda 4 cm causata dalla “rete fantasma” attorcigliata attorno al collo.
Dopo essere stata recuperata, la British Divers Marine Life Rescue, un’organizzazione dedicata al salvataggio e al benessere di tutti gli animali marini in difficoltà nel Regno Unito, è stata portata in un luogo sicuro con medici esperti. Lì ha ricevuto le prime cure, ma purtroppo il team che la curava ha dovuto fare una scelta: procedere con l’eutanasia.
La British Divers Marine Life Rescue
“E’ stata una decisione straziante per il nostro team che ha lavorato così duramente negli ultimi giorni per darle la migliore assistenza. Ma come per tutte le nostre decisioni importanti, il benessere e il miglior interesse dei nostri pazienti devono sempre essere la massima priorità”, scrive l’organizzazione.
“Purtroppo Hattie stava mostrando segni di una malattia sottostante più complessa in corso. Alcuni esami del sangue hanno rivelato che probabilmente soffriva di una grave disfunzione d’organo“.
“Siamo confortati almeno dal fatto che i suoi ultimi giorni siano stati in un ambiente in cui era al sicuro e ben curata. La qualità della vita di Hattie stava peggiorando e le sue possibilità di guarigione da una malattia così grave e di un eventuale ritorno in libertà erano estremamente scarse – ha aggiunto il team che la curava -. Era un animale molto speciale e tutti ci ricorderemo di lei“.