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Deciso dalla Soprintendenza per i beni culturali

Vincolo su area Villa Deliella a Palermo, Scarpinato: “Simbolo identitario della città”

martedì 4 Novembre 2025
L’area in cui sorgeva Villa Deliella, demolita in una notte il 28 novembre 1959, sarà dichiarata di “interesse culturale particolarmente importante” dalla Regione, ponendo definitivamente un vincolo a un luogo simbolo dello scempio del “sacco di Palermo”.
La Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Palermo, infatti, ha dato avvio al procedimento previsto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo 42 del 2004), sia perché quest’area compresa tra piazza Francesco Crispi, via Alfonso Borrelli, via Giorgio Castriota e via delle Croci «costituisce uno spazio della memoria storica collettiva dove permangono ancora segni distintivi della Villa», sia per il «valore testimoniale e civico di significato eccezionale in quanto luogo identitario nel quale la comunità, condividendo la memoria della distruzione perpetrata, riconosce se stessa e, rivivendo il dolore di quei giorni, ne preserva il ricordo dall’oblio» si legge nell’atto firmato dalla soprintendente Selima Giuliano.
Questa area nel cuore di Palermo testimonia lo sfregio perpetrato ai danni di questa città in un’epoca di speculazione edilizia – afferma l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinatoche ha cancellato in un decennio gran parte del suo patrimonio storico-architettonico. Il vuoto lasciato dalla demolizione è un documento storico che ha assunto negli anni il forte valore simbolico della ferita culturale inflitta e, al contempo, è monito civile per le nuove generazioni dell’importanza dei valori culturali da preservare. In tal senso, l’area della Villa Deliella è un bene che appartiene alla città e merita di esprimere appieno il suo valore testimoniale dei contenuti fondativi della comunità civile”.
Villa Deliella venne progettata dall’architetto Ernesto Basile tra il 1905 e il 1906, realizzata dal costruttore Salvatore Rutelli e portata a termine nel 1909. Veniva dichiarata di importante interesse ai sensi della legge 1089/1939 con decreto del ministero della Pubblica istruzione del 27 luglio 1954, impugnato in sede giurisdizionale e revocato con decreto ministeriale del 12 ottobre 1957, in quanto il fabbricato non possedeva la vetustà di 50 anni prevista per legge. Con un altro decreto ministeriale del 25 febbraio 1959 veniva nuovamente imposto il vincolo di importante interesse artistico, ma ancora una volta revocato con decreti ministeriali del 12 giugno 1959 e del 18 novembre 1959, in quanto non era ancora trascorso il cinquantennio previsto dalla legge che si sarebbe compiuto solo alla fine dell’anno 1959. Ma le ruspe arrivarono prima. Infatti, il 28 novembre di quell’anno, in forza della licenza concessa dall’assessorato ai Lavori pubblici del Comune di Palermo, Villa Deliella fu demolita quasi interamente. Oggi permangono alcune porzioni, ossia il piano seminterrato, brani della cancellata perimetrale con due piloni angolari, la casa del custode, le alberature risalenti all’impianto originario del giardino.
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