Sembrerebbe avvicinarsi una svolta nel giallo della morte di Mario Biondo, il cameraman palermitano trovato impiccato a Madrid nel 2013. Il suo decesso fu frettolosamente archiviato come suicidio dalle autorità spagnole. Dopo tre autopsie e la recente avocazione delle indagini disposta dalla Procura di Palermo il mistero sembrerebbe dare ragione ai genitori della vittima, che da anni sostengono l’ipotesi dell’omicidio.
Oggi, su Rai1, al programma “Storie italiane” condotto da Eleonora Daniele, Pippo e Santina Biondo – genitori di Mario – hanno rivelato nuovi dettagli della perizia dei tecnici italo-americani della Emme Team, che avrebbero scoperto a chi apparterrebbe una delle due utenze di cellulari presenti con Mario la notte del 30 maggio 2013. Poco dopo sarà trovato impiccato.
“È stata individuata la persona che si trovava in casa di Mario o nei pressi della casa di Mario quando lui è morto, e che è entrato nei suoi account, il cosiddetto ‘smartphone 2’. Non posso dire il nome – spiega Santina Biondo – ma è una persona di cui abbiamo sempre sospettato”.
“Sono anni che diciamo che Mario è stato ucciso, se rivediamo gli interrogatori ci sono persone che hanno mentito. Sappiamo che in casa c’erano due persone, noi sappiamo chi sono e devono essere incriminate perché hanno coperto un omicidio“.
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