Il gruppo parlamentare della DC ha depositato, primo firmatario l’onorevole Ignazio Abbate, un emendamento alla Legge di stabilità regionale per il triennio 2026/2028, per introdurre modifiche cruciali alla Legge regionale 8 agosto 2022, n. 15, in materia di anagrafe canina e sanità animale.
L’intervento proposto dall’onorevole Abbate mira a sopprimere il comma 3 dell’articolo 10 della L.R. n. 15/2022. Questa norma impone ai medici veterinari liberi professionisti che effettuano l’identificazione dei cani di versare una parte del loro onorario in favore della cassa regionale.
“La disposizione attuale – commentano gli esponenti del Gruppo Parlamentare – pur riconoscendo l’impegno dei veterinari per fini pubblici, ne limita in modo significativo il margine di guadagno. È inaccettabile che si gravi sui professionisti che già sostengono i costi per l’acquisto del microchip e che svolgono questa attività su base volontaria. Questa prassi sta già portando al rifiuto di eseguire la prestazione da parte dei veterinari, mettendo a rischio l’obiettivo primario della legge: l’identificazione capillare dei cani sul territorio. La soppressione del versamento è necessaria per garantire che i professionisti continuino a collaborare attivamente, assicurando così il successo del sistema di anagrafe canina regionale”.
Inoltre, l’emendamento propone l’abrogazione totale dell’articolo 11 della medesima legge regionale, che prevede l’istituzione della banca dati regionale del DNA per i soggetti di specie canina.
“La costituzione di una banca dati genetica è un obiettivo ambizioso ma deve poggiare su basi scientifiche solide,” specifica il Gruppo Parlamentare. “Allo stato attuale, i dati sul profilo genetico dei cani non hanno ancora raggiunto un sufficiente livello di attendibilità. Mantenere una norma che si basa su dati potenzialmente inaffidabili inficia l’efficacia e la serietà della banca dati stessa e rappresenta uno sforzo normativo prematuro”.
I parlamentari concludono sottolineando che l’azione legislativa deve tendere alla praticità e all’efficacia. “Con questo emendamento vogliamo correggere delle distorsioni che renderebbero le norme inapplicabili o controproducenti. L’impegno di tutto il nostro gruppo parlamentare è a favore di una legislazione regionale che sia equa per i professionisti e, soprattutto, funzionale al bene della collettività e alla tutela della sanità animale.”



