“La Sicilia cresce solo se connette competenze, energie e territori“. Con questa visione l’assessore regionale alle Attività Produttive Edy Tamajo è intervenuto oggi all’Ecomuseo del Mare in occasione del premio Innovation Island, la terza edizione dedicata al rapporto tra innovazione, sviluppo produttivo e nuove traiettorie tecnologiche dell’Isola.
Nel suo intervento Tamajo ha evidenziato la necessità di superare le storiche frammentazioni tra istituzioni, imprese, università e amministrazioni locali: “Quando ognuno lavora in un compartimento stagno – ha detto – la Sicilia perde opportunità. Dobbiamo costruire connessioni reali, continue e produttive”.
L’assessore ha richiamato il ruolo della Strategia di Specializzazione Intelligente (S3) come strumento operativo: “Non è un dogma, ma un metodo. Serve a indirizzare gli investimenti verso i settori in cui la Sicilia può competere davvero: energia, mare, agritech, aerospazio, salute e smart cities”.
“Servono risorse dove c’è potenziale, regole chiare e tempi certi. Non slogan”, ha ribadito.
Spazio anche ai giovani, definiti “il cuore del cambiamento”: “In Sicilia ci sono ragazzi che progettano satelliti, lavorano sull’intelligenza artificiale, innovano nell’agroalimentare. Il nostro compito non è trattenerli a parole, ma offrire loro opportunità concrete”.
Tamajo ha sintetizzato il senso del suo approccio con un concetto: trigger, un innesco. “Innovation Island – ha spiegato – deve essere proprio questo: l’avvio di un ecosistema che funziona meglio di prima. Le istituzioni semplificano, le imprese investono, le università aprono le porte e i giovani vengono messi in condizione di esprimere il proprio talento”.
L’assessore ha concluso ribadendo la direttrice di lavoro: “La Sicilia ha tutte le energie che servono. Dobbiamo solo connetterle. Questo – non altro – deve essere il nostro impegno”.




