Condividi
La dichiarazione

Approvato il reato di femminicidio, Morfino: “Non è follia, è violenza strutturale. Ora serve un vero piano culturale”

martedì 25 Novembre 2025
Daniela Morfino

“Oggi in quest’aula non votiamo un semplice testo, diamo un nome, finalmente, a una verità che per troppo tempo abbiamo guardato senza volerla vedere. Oggi riconosciamo che in Italia esiste un fenomeno strutturale: il femminicidio. C’è stato un tempo in cui la parola ‘femminicidio’ veniva rifiutata e minimizzata, in cui si diceva che chiamarlo ‘femminicidio’ fosse ideologia. Lo ha detto la deputata M5s Daniela Morfino nella discussione generale sull’introduzione del delitto di femminicidio.

“L’introduzione del nuovo reato –prosegue – è una svolta culturale, prima ancora che giuridica, che noi del M5S abbiamo preparato anni fa, con il Codice Rosso, quando abbiamo ampliato strumenti, tutele, rompendo un silenzio che sembrava eterno. La prima versione del testo del nuovo reato aveva delle serie criticità, come evidenziato da tutti gli auditi, e rischiava perfino di essere inefficace. Grazie a un lavoro comune tra emendamenti delle opposizioni e apertura della maggioranza, oggi abbiamo un testo migliore.

“Il nuovo reato – continua – rende chiaro che il femminicidio non è un raptus, non è follia, non è gelosia ma è un atto di violenza strutturale, culturale, che ha un bersaglio chiaro: la libertà e l’autodeterminazione delle donne. Altre modifiche che abbiamo voluto noi potranno essere decisive. Mi riferisco all’emendamento che salva le intercettazioni per i reati del Codice Rosso, togliendole dal limite folle di 45 giorni, alla relazione annuale con dati disaggregati su condanne e assoluzioni, per evitare sottostime o distorsioni nei numeri dei femminicidi, e alla difesa del giudice monocratico per garantire processi più rapidi. Il passo in avanti di oggi non colma però un vuoto molto grave: l’assenza di un vero piano nazionale di educazione affettiva e sessuale nelle scuole. Senza di essa – continua –  non cambieremo la cultura che genera violenza. Mancano poi anche altri strumenti indispensabili come il pieno e perfetto funzionamento dei braccialetti elettronici, il potenziamento della formazione di tutto il personale che incontra le vittime di violenza, il pieno sostegno economico alle donne che devono mettersi in salvo. Per questo dico con forza che la legge che approviamo oggi è un punto di partenza, non di arrivo. Non basta dare qualcosa, bisogna dare tutto”, conclude.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
BarSicilia

Bar Sicilia, Scarpinato: “I luoghi della cultura sono la prima industria che traina la Sicilia” CLICCA PER IL VIDEO

Dai 14 Parchi archeologici siciliano alle meraviglie dei fondali marini. Protagonista della puntata numero 341 di Bar Sicilia è il mondo dei beni culturali

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.

ilSicilia.it