Sull’aumento delle strisce blu s’è detto tanto negli ultimi mesi, le polemiche sono state aspre e le iniziative politiche non sono mancate.
Proprio durante la settimana che sta per concludersi, il Consiglio comunale “ha approvato una proposta, con solo due contrari, volta all’introduzione di tariffe di parcheggio agevolate per gli studenti universitari e per le fasce di reddito più vulnerabili, oltre alla possibilità di accedere all’abbonamento Amts non solo per i residenti, ma per chiunque abbia domicilio a Catania con regolare contratto“.
Parole del consigliere dem Matteo Bonaccorso, firmatario della mozione rivolta al primo cittadino, che aggiunge: “Qualcuno ci accusa di aver dimenticato l’ecosostenibilità e la lotta all’inquinamento. È curioso sentirlo dire da chi, pochi anni fa, promuoveva una raccolta firme con lo stesso obiettivo. Ci tengo a dirlo: la transizione ecologica è un obiettivo fondamentale. Vogliamo una città che si muova meglio, con mezzi pubblici efficienti e infrastrutture all’altezza delle esigenze di chi vive e studia nella nostra città. Ma diciamo anche un’altra cosa, con la stessa forza: la sostenibilità ambientale e la sostenibilità sociale devono procedere insieme. Non esiste una mobilità davvero green se si costruisce gravando sulle spalle di chi alternative non ne ha. Non esiste giustizia climatica senza giustizia sociale“.
“A Catania – prosegue – migliaia di studenti e famiglie affrontano ogni giorno difficoltà reali: orari di lezione non allineati al passaggio degli autobus, quartieri non ancora raggiunti dalla metropolitana, collegamenti insufficienti tra la città e i comuni circostanti. Noi vogliamo ridurre l’uso dell’auto privata, sì, ma prima vogliamo costruire l’alternativa che la renda possibile per tutti – non solo per chi può permetterselo. Agevolare chi studia e chi ha un basso reddito non rallenta la transizione ecologica: la rende credibile, inclusiva e giusta“.
“Attaccare questa proposta – conclude – non significa difendere l’ambiente. Significa dire agli studenti e alle persone in difficoltà che devono pagare di più e restare in silenzio. Noi invece continueremo a fare ciò che serve, tenendo insieme diritti sociali e futuro sostenibile, senza slogan e senza contraddizioni. Perché Catania non deve scegliere tra essere green o essere giusta. Merita di essere entrambe“.




